Zetor, dalla Repubblica Ceca con furore. La storia
La storia della Zetor, a giudicare dalle premesse, rischiava di non iniziare. Lo stabilimento della Brno Arms, la società di cui faceva parte prima della fine del conflitto bellico, fu completamente raso al suolo da un bombardamento alleato nel 1944. Lì, infatti, prima dei trattori venivano prodotte munizioni e cartucce per la Germania hitleriana, che […]
La storia della Zetor, a giudicare dalle premesse, rischiava di non iniziare. Lo stabilimento della Brno Arms, la società di cui faceva parte prima della fine del conflitto bellico, fu completamente raso al suolo da un bombardamento alleato nel 1944. Lì, infatti, prima dei trattori venivano prodotte munizioni e cartucce per la Germania hitleriana, che nel 1939 annesse la regione, in spregio dei trattati internazionali sottoscritti l’anno precedente (che avevano portato al cosiddetto ‘Anschluss’ dell’Austria).
Zetor, l’inizio di una storia che continua ancora oggi
Nonostante la completa distruzione dei poli produttivi, gli ingegneri e lo staff della Zetor (che poi sarebbe stata istituita nel 1945) iniziarono a lavorare in fretta e furia per preparare un modello di trattore da produttore a conflitto finito. Il progetto andò in porto e nel 1946, finalmente, prese il via la produzione del primo modello Zetor, il 25. Questo trattore utilizzava un motore diesel 2 cilindri ed era dotato di una trasmissione molto avanzata per l’epoca, dotata di 6 marce in avanti e due in retro. Le conoscenze per la produzione di questo trattore derivavano dal settore aeronautico da cui gli ingegneri avevano appreso numerose nozionii durante la guerra.
Dopo il modello 30 (con altrettanti cavalli di potenza ma dotato di un motore a 4 cilindri) che negli anni ’50 riscontrò grande successo, gli anni ’60 videro uscire dalle linee produttive nuovi modelli con motori diesel a 2,3 e 4 cilindri, trasmissione a 10 rapporti e una cabina innovativa per l’epoca. Si trattava di modelli dotati della rivoluzionaria trazione anteriore meccanica MFWD. Il successo fu clamoroso e le licenze di produzione vennero vendute anche a paesi che in quegli anni stavano iniziando ad affacciarsi alla meccanizzazione agricole di massa, come India e Iraq.
Il punto di svolta per la società ceca, dopo un andamento positivo a livello commerciale negli anni ’70, fu rappresentato dalla dissoluzione nei primi anni ’90 del blocco sovietico, di cui l’allora Cecoslovacchia faceva parte. Le incertezze sul futuro furono spazzate via dall’accordo stretto con John Deere per la produzione di alcuni macchinari a basso costo, che ebbero un discreto successo e permisero alla Zetor di resistere fino ai giorni nostri. Nei primi anni 2000 lo stabilimento di Brno fu interessato da importanti investimenti, che ne aumentarono e razionalizzarono la produttività. A livello di potenze la gamma di trattori spazia, attualmente, tra i 15/20 cv dei modelli Primo (più che altro tagliaerba) e dei compatti Compax (18/40 cv) fino ad arrivare ai 150 cv della gamma Forterra e ai 170 cv della Crystal.