Xtractor missione Sudafrica. 6.000 chilometri in sella ai McCormick
Oltre 15 ore di viaggio per raggiungere la punta di diamante del continente africano, il Sudafrica, terra di paesaggi mozzafiato, dove la natura quasi incontrastata prevale agli occhi del visitatore sulle problematiche etniche e razziali di un Paese oggi molto diverso da quello di vent’anni fa, ma ancora lontano da un’effettiva pace sociale. Atterrati all’aeroporto di […]
Oltre 15 ore di viaggio per raggiungere la punta di diamante del continente africano, il Sudafrica, terra di paesaggi mozzafiato, dove la natura quasi incontrastata prevale agli occhi del visitatore sulle problematiche etniche e razziali di un Paese oggi molto diverso da quello di vent’anni fa, ma ancora lontano da un’effettiva pace sociale.
Atterrati all’aeroporto di Durban, sulla costa orientale in circa quattro ore di auto abbiamo finalmente raggiunto il convoglio di Xtractor a Santa Lucia, rigogliosa cittadina marittima alle porte dell’Isimangaliso Wetland Park che si estende per 280 chilometri lungo la costa regalando ecosistemi unici al mondo tra banchi di coralli e spiagge sabbiose (quella alle spalle del paese è considerata una delle dieci più belle spiagge dell’intero Continente), dune coperte di vegetazione subtropicale, savane e paludi che ospitano un’enorme varietà di specie animali.
Xtractor. Alla guida l’arma dei Carabinieri
Ad attenderci l’intero staff della spedizione, composto dagli autori e registi di quello che diventerà un vero e proprio reality-documentario sul viaggio, dal personale locale di Argo Tractors e Bkt, i due sponsor principali dell’iniziativa, e dai carabinieri del Corpo Forestale e del reggimento paracadutisti Tuscania, nella veste di protagonisti, nonché driver d’eccezione dei quattro trattori McCormick partiti lo scorso primo aprile da Cape Town con l’obiettivo di raggiunge Johannesburg a fine maggio.
In mezzo una maratona di 50 giorni e 6 mila chilometri molti dei quali mai solcati prima da un trattore attraverso le immense distese semidesertiche dell’interno, le montagne del Lesotho, le coste dell’Oceano Indiano e alcune delle riserve naturali più suggestive del Sudafrica.
Xtractor. Una storia di avventura e amicizia
La prima impressione è quella di gruppo assai affiatato ed eterogeneo, composto da persone di provenienza molto diversa (dealer locali, carabinieri, giornalisti, cameramen e registi) accomunati dall’entusiasmo e dalla consapevolezza di essere partecipi di un’avventura unica in una delle aree più belle del Pianeta.
Una compagine compatta e preparata ad affrontare le numerose insidie che si possono presentare quotidianamente in un viaggio così lungo e difficile, dai banali guasti meccanici alle mutevoli condizioni climatiche e alle problematiche burocratiche e organizzative.
Protagonisti i trattori McCormick
Non scordiamoci che stiamo parlando di un convoglio di una decina di mezzi tra trattori e pick up di appoggio e almeno venti persone e che i trattori viaggiano al massimo a 50 all’ora su strada, ma quando si lascia l’asfalto le medie di percorrenza scendono drasticamente richiedendo giornate intere per percorrere tappe inferiori ai 200 chilometri.
Le soste inoltre sono assai frequenti, vuoi per superare passaggi complicati, vuoi per soddisfare la curiosità della popolazione locale e sfruttare gli scorci migliori per le riprese video.
Ma la stanchezza sembra essere l’ultimo dei problemi specie per i carabinieri alla guida dei quattro McCormick (due serie X7, l’X7.690 e l’X7.680, entrambi in versione powershift e due serie X8, l’X8.680 e l’X8.670 con cambio continuo), ormai esperti nella conduzione dei trattori, nonché fieri e gelosi di questi mezzi, per alcuni di loro totalmente sconosciuti fino a pochi mesi fa.
Noi stessi ci siamo cimentati alla guida dei trattori per un breve tragitto off-road e non possiamo che confermare come l’euforia nell’attraversare simili paradisi naturali prevalga sulla fatica, regalando sensazioni uniche.
Scopo del viaggio è ovviamente anche la promozione dei brand in un mercato, quello sudafricano, dalle grandi potenzialità che attualmente assorbe circa 5.800 trattori all’anno, in cui Argo Tractors coi suoi due marchi (Landini e McCormick) detiene una quota del 18-20 per cento che la consacra tra i principali player del comparto.
Xtractor. Un progetto umanitario
Ma al centro del progetto spicca la componente umanitaria in un paese dove la povertà e l’indigenza dilagano, soprattutto tra la popolazione di colore (che rappresenta il 75,2 per cento sul totale) con un tasso di disoccupazione del 40 per cento.
Partner di Xtractor è infatti anche Amref, la più grande organizzazione sanitaria no profit operante in Africa che da anni aiuta le popolazioni locali. Nell’avvicinamento a Johannesburg il convoglio visiterà alcuni centri realizzati dall’organizzazione approfondendo le tematiche di responsabilità sociale che sono strettamente legate ai luoghi di questa spedizione.
Due soste coinvolgeranno in modo speciale la squadra di XTractor, quella di Ephraim Mogale, dove i trattori saranno utilizzati per realizzare un orto comunitario per gli utenti di un ambulatorio mamma-bambino e quella di Sedibeng West dove parteciperanno alla realizzazione di un campo da calcio per gli studenti della scuola secondaria locale. Infine, non potrà mancare una visita al Nampo, la più grande e importante fiera agricola del Sudafrica.
Per scoprire tutte le tappe e seguire quotidianamente il convoglio fino a Johannesburg basta cliccare su https://www.facebook.com/XtractorMcCormick/ e http://www.xtractor.tv.