{"id":21431,"date":"2020-09-11T10:32:51","date_gmt":"2020-09-11T08:32:51","guid":{"rendered":"https:\/\/www.trattoriweb.com\/?p=21431"},"modified":"2020-10-03T09:32:11","modified_gmt":"2020-10-03T07:32:11","slug":"goldoni-arbos-lo-spettro-del-fallimento-la-questione-va-a-roma","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.trattoriweb.com\/goldoni-arbos-lo-spettro-del-fallimento-la-questione-va-a-roma\/","title":{"rendered":"Goldoni – Arbos, lo spettro del fallimento. La questione va a Roma"},"content":{"rendered":"
Assistere al tracollo di un marchio storico come Goldoni<\/a><\/strong> fa davvero male. Non solo agli attori passivi coinvolti nella vicenda, ovvero i lavoratori. Ma, anche, a tutti gli appassionati di meccanizzazione agricola. E, in generale, a chiunque abbia a cuore l’industria italiana. <\/p>\n Il celebrato ‘salvataggio’ dei cinesi di Lovol con l’acquisto dello stabilimento di Migliarina di Carpi (Modena)<\/a> e la riesumazione \u00a0dell’altro storico marchio Arbos,<\/strong> destinato a una nuova gamma full line di prodotti, alla lunga ha fatto acqua da tutte le parti. Ora la parola fallimento sembra pi\u00f9 che mai vicina.<\/p>\n A confermarlo l’esito della vertenza svoltasi in Regione il 4 settembre con la propriet\u00e0 cinese Lovol<\/strong>. Un nulla di fatto sfociato nella richiesta di concordato liquidatorio.<\/p>\n “Oltre che amareggiati siamo arrabbiati \u2013 ha commenta \u00a0il sindaco di Carpi\u00a0Alberto Bellelli<\/strong>. Non solo per i 220 lavoratori della Goldoni Arbos, ma anche perch\u00e9 a livello istituzionale la interlocuzione \u00e8 stata estremamente difficile. La disponibilit\u00e0 all\u2019incontro, manifestata subito dalla propriet\u00e0 cinese dopo la notizia della richiesta di convocazione al Mise, ci era parsa un segnale positivo, sulla carta. Invece cos\u00ec non \u00e8 andata: dalla richiesta di concordato in bianco del 3 marzo, si era passato ad un concordato in continuit\u00e0, poi una settimana fa si era profilato un concordato liquidatorio che \u00e8 stato ribadito dalla propriet\u00e0 durante l\u2019incontro. Non solo: hanno espressamente detto che non sanno se avranno le risorse per sostenere la liquidazione stessa. Il che potrebbe aprire ad altri scenari come il fallimento”.<\/p>\n Oltre a Bellelli e al sindaco di Rio Saliceto Malavesi, all\u2019incontro erano presenti, l\u2019assessore Colla, il presidente della Regione Stefano Bonaccini,<\/strong> Wang Guimin, presidente e azionista della multinazionale Lovol, in video conferenza, una rappresentanza di Confindustria Emilia Centrale, rappresentanti delle Rsu aziendali e delle organizzazioni sindacali Fiom e Fim, il commissario della procedura e il consulente di Deloitte.<\/p>\n La nota firmata da RSU Goldoni-Fiom Cgil Modena\u00a0<\/strong>definisce \u00ab\u201cinqualificabile\u201d il comportamento dei vertici della societ\u00e0 cinese che \u00e8 arrivato ad affermare che l\u2019azionista non \u00e8 in condizione di presentare alcuna proposta al tribunale e che non vi sono le risorse per un concordato liquidatorio. Questo significa palesemente che la societ\u00e0 non \u00e8 stata in grado, o non ha voluto, impegnarsi rispettando quanto affermato e scritto fino a pochi giorni fa al Tavolo Regionale davanti alla Regione, ai Sindaci, alla Unione Industriali e alle rappresentanze sindacali\u00bb.<\/p>\n Immediata la\u00a0presa di posizione da parte del presidente Bonaccini \u00a0che ha chiesto un incontro a Roma, nella sede del Mise<\/strong>, con l\u2019ambasciatore cinese, dichiarando che questa vicenda, in base a come verr\u00e0 trattata, avr\u00e0 conseguenze fondamentali per quella che sar\u00e0 la continuit\u00e0 positiva dei rapporti che in questi anni la nostra Regione ha posto in essere con la Cina.<\/p>\n Ed \u00e8 notizia fresca di ieri (10 settembre) la convocazione delle parti coinvolte venerd\u00ec 18 settembre, a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, per un tavolo sulla vertenza.<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Assistere al tracollo di un marchio storico come Goldoni fa davvero male. Non solo agli attori passivi coinvolti nella vicenda, ovvero i lavoratori. Ma, anche, a tutti gli appassionati di meccanizzazione agricola. E, in generale, a chiunque abbia a cuore l’industria italiana. Il celebrato ‘salvataggio’ dei cinesi di Lovol con l’acquisto dello stabilimento di Migliarina […]<\/p>\n","protected":false},"author":1,"featured_media":14487,"comment_status":"closed","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"_acf_changed":false,"footnotes":""},"categories":[10],"tags":[193,1065,195,2665],"acf":[],"yoast_head":"\n<\/a>\n
LOVOL. Mancano le risorse per pagare i creditori<\/h2>\n
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Sindacati: comportamento inqualificabile<\/h3>\n
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