Spira vento di cambiamento per Veronafiere: nella stessa Assemblea dei Soci che ha visto l’approvazione del bilancio 2021 del polo fieristico (con un fatturato pari a 73,6 mln € e un utile netto di 4,2 mln €), è stato nominato anche il nuovo presidente per il triennio 2022-2025: sarà Federico Bricolo, dirigente dalla comprovata esperienza sia in ambito pubblico che privato. Insieme a lui è stato rinnovato anche il Consiglio di Amministrazione, con l’elezione dei sette nuovi membri del nuovo Consiglio di Amministrazione, secondo quanto previsto dallo statuto approvato il 18 febbraio scorso. Nominati anche i due nuovi vicepresidenti.

Oltre a Federico Bricolo, il Consiglio di Amministrazione è composto da: Romano Artoni, nominato vicepresidente, già consigliere della società fieristica dal 2017 e vicepresidente dal 2017 al 2019 e presidente di UniT, società informatica del Gruppo Unicredit; Maurizio Danese, alla guida di Veronafiere SpA dal 2015 e per due mandati, presidente AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere italiane) e vice presidente Pregis SpA; Matteo Gelmetti, confermato vicepresidente e vicepresidente PTSCLAS SpA; Alberto Segafredo, Ad di Ven-to, analista finanziario e membro del Comitato finanza di Fondazione Cariverona; Alex Vantini, presidente Coldiretti Verona; Mario Veronesi, presidente del Gruppo Veronesi SpA.

Federico Bricolo è il nuovo presidente di Veronafiere. La sua storia

Federico Bricolo dal luglio 2020 è Consigliere di Amministrazione dell’Aeroporto Catullo della città scaligera. Veronese, classe 1966, Bricolo ha alle spalle una lunga carriera nelle Istituzioni, che lo ha portato a ricoprire incarichi di primo piano sia nell’ambito del Governo, come Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, che del Parlamento.

Alla Camera dei Deputati, Bricolo è stato Segretario della Commissione bicamerale d’inchiesta Antimafia, membro della Commissione Giustizia, della Commissione Difesa, di quella Ambiente e Lavori pubblici nonché Vicepresidente del Gruppo parlamentare della Lega Nord. Al Senato, ha ricoperto l’incarico di Presidente del Gruppo dei Senatori della Lega Nord, è stato membro della Commissione Affari Esteri-Emigrazione e della Commissione di vigilanza sulla RAI.

Ha ricoperto anche incarichi in organismi internazionali: ha fatto parte della delegazione all’Assemblea Parlamentare dell’OSCE, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, ed è stato Vicepresidente delle delegazioni presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa e dell’Unione dell’Europa Occidentale. Da parlamentare ha partecipato anche a diverse missioni all’estero incontrando Rappresentanti di governo e diplomatici, dagli USA all’Afghanistan. Ha ricoperto per cinque anni il ruolo di Presidente del CDA di Editoriale Nord e successivamente è stato Responsabile della Segreteria politica e dell’Ufficio legislativo della Lega Nord.

I commenti

Il presidente uscente di Veronafiere Maurizio Danese, dopo aver ringraziato i collaboratori e sottolineato il passaggio a società per azioni tra il 2016 e il 2017, ha fatto il punto sul bilancio del polo fieristico. «Il bilancio 2021 ci restituisce una fotografia economico-finanziaria di un Gruppo fieristico che, grazie all’aumento di capitale di 30 milioni di euro sottoscritto da tutti i Soci e ai 31,2 milioni di euro di ristori ricevuti dal Governo su istanza di Aefi, può finalmente voltare le spalle alla crisi registrata negli ultimi due anni, la più grave dalla sua costituzione – ha esordito Danese -. Sono certo che il nuovo presidente, Federico Bricolo, saprà guidare Veronafiere verso traguardi sempre più competitivi in Italia e all’estero. Nonostante lo scenario globale sia profondamente mutato – conclude Maurizio Danese –, la fiera di Verona si conferma asset strategico per la promozione delle principali filiere del made in Italy rappresentate nelle 70 manifestazioni organizzate direttamente in quartiere e nelle 20 nei principali mercati della domanda».

«Ringrazio il presidente uscente Maurizio Danese per gli importanti risultati raggiunti e per aver guidato la Fiera con fermezza, coraggio e innegabile capacità imprenditoriale anche nei momenti di massima difficoltà; così come il direttore generale, Giovanni Mantovani, i dirigenti e tutti i dipendenti per il grande impegno profuso in un periodo molto complesso – dichiara Federico Bricolo, da oggi presidente di Veronafiere SpA –. La sua conferma in CdA, unitamente a quella di Matteo Gelmetti, garantisce la continuità aziendale. Raccolgo un testimone importante e oltremodo sfidante sotto il profilo della competitività della quarta industria fieristica italiana, dell’internazionalità delle manifestazioni a marchio Veronafiere e delle potenzialità di una società divenuta nel tempo un vero e proprio brand di promozione nel mercato globale. Consolidamento e crescita di Veronafiere, oltre a innovazione e rinnovamento, saranno al centro del mio mandato e dell’azione del Consiglio di Amministrazione di alto profilo eletto oggi dai Soci, ai quali esprimo riconoscenza per l’incarico affidatomi».

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