Venieri è un costruttore che ha “fatto la storia” del movimento terra italiano. L’azienda di Lugo, in provincia di Ravenna, è ancora oggi saldamente in mano alla famiglia che gli dà il nome. Con una visione che guarda, giustamente, ai mercati dove le pale gommate sono uno dei prodotti principe del mercato. E non poteva che esserci, fra gli orizzonti aziendali, il nord Europa. Paesi dove le pale gommate, soprattutto quelle compatte, sono un mezzo fondamentale.

Una corrente di pensiero che ha radici profonde. E tutto questo Venieri lo sa molto bene. Soprattutto quando ha presentato al mercato la “piccola” di casa. Stiamo parlando della pala gommata compatta “Venierina” 1.63C e nella sua versione telescopica 1.63TL. Due macchine che strizzano l’occhio sia al mercato “construction”, sia a quello “agriculture”. Con caratteristiche che ben si sposano con entrambe le applicazioni.

La visione compatta di Venieri

Stessa base, due versioni. Dove quella telescopica riveste un’importanza strategica grazie a caratteristiche molto interessanti. La differenza in termini di peso operativo è di soli 500 kg con la 1.63TL che si attesta a 3.600 kg e la 1.63C che si ferma a 3.100 kg. Un delta giustificato dal braccio telescopico, in grado di arrivare a 3,67 metri di altezza alle forche. Un bel numero per una pala gommata articolata compatta in grado di sollevare alla massima altezza la massima capacità di carico di 1,25 tonnellate.

Se i costruttori che hanno fatto la storia delle pale gommate compatte sono sostanzialmente tedeschi e olandesi, Venieri ha messo la sua visione a disposizione del mercato. Con una predisposizione alla sicurezza che deriva dalle pale gommate di categoria superiore. Come ad esempio l’assale posteriore oscillante e l’articolazione di sterzo rigida. Un elemento che differenzia Venieri dalla gran parte dei competitor. E che rende le 1.63C e 1.63TL più sicure e con un comportamento dinamico più efficiente.

Venieri permette diverse scelte per l’abitacolo e la protezione dell’operatore

Pale gommate all’insegna della polivalenza

Ma il costruttore di Lugo non dimentica la polivalenza che ha permesso alle pale gommate compatte di diffondersi nei paesi nord europei. Non è quindi un caso se la protezione dell’operatore è demandata a tre protezioni ROPS differenti fra loro. E’ quindi possibile scegliere fra una cabina completamente chiusa e climatizzata, un semplice canopy e una struttura ROPS ripiegabile che permette di lavorare temporaneamente in spazi ad altezza ridotta.

Un braccio per ogni esigenza Venieri ha poi associato, ad ogni versione, un modello di braccio che massimizza le prestazioni sia nello scavo, sia nella movimentazione. La 1.63C è infatti dotata del cinematismo VZPK che garantisce elevata forza di strappo e il parallelismo del carico ad ogni altezza. La 1.63TL, invece, ha un cinematismo a Z del tutto simile a quello dei grandi sollevatori telescopici. La compattezza, quindi, non rinuncia alle prestazioni. Dove la 1.63C, a fronte di un peso operativo di 3.100 kg, ha una forza di strappo di 3.840 kg. La 1.63TL, invece, si ferma a 2.700 kg di forza di strappo con un peso operativo di 3.600 kg.

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Un cuore giapponese per un impianto intelligente

La motorizzazione è Yanmar. Si tratta del 4TNV88 da 36 kW (50 cv) a 3.000 giri/min. Un 4 cilindri da 2.190 cc che ottimizza la coppia a disposizione fra 1.200 e 1.800 giri/min. L’impianto idraulico ricalca uno schema molto utilizzato sulle macchine compatte. La pompa è infatti a portata fissa ma lavora in accoppiata con un distributore Load Sensing per l’azionamento dello sterzo. In questo modo Venieri centra diversi obiettivi. Maggiore competitività, elevata reattività e possibilità di avere movimenti contemporanei nel corso delle manovre di carico.

La portata è di 58 l/min ad una pressione di lavoro di 190 bar per braccio e benna e di 210 bar per l’impianto di sterzo. La trasmissione è idrostatica. Come da tradizione Venieri. L’impianto lavora in circuito chiuso in modo da non avere perdite di potenza e ridurre al minimo il rischio di contaminazione. Le 1.63C e 1.63TL lavorano con due gamme di rapporti. In prima si raggiungono gli 8 km/h e in seconda i 40 km/h. L’angolo di sterzata complessivo è di 90° con 45° a destra e sinistra. Con una manovrabilità molto elevata in spazi ristretti.

La Venieri 1.63TL solleva il carico massimo di 1,25 tonnellate alla massima altezza alle forche di 3,67 metri

Il comfort e la polivalenza secondo Venieri

Il comfort è uno dei punti di forza di tutta la nuova generazione delle pale gommate Venieri. Il costruttore romagnolo punta infatti ad una qualità complessiva in cui il posto guida è uno degli aspetti fondamentali. L’impostazione di serie prevede un joystick multifunzione che permette di comandare non solo i movimenti del braccio ma anche l’inversione di marcia. Razionalità e semplicità sono i due must che guidano il posizionamento dei comandi.

Dietro al volante trova infatti posto una plancia che impiega sia strumenti analogici, sia digitali. Questo permette di avere sotto mano tutte le indicazioni fondamentali per monitorare il funzionamento delle compatte Venieri. Temperature dei principali organi meccanici, ore di lavoro e indicazioni di emergenza. Sotto al volante si trovano gli interruttori per l’azionamento delle luci di lavoro, per il blocco del braccio per la marcia su strada, le luci intermittenti di emergenza.

La versione con cabina chiusa può essere dotata, in opzione, di impianto di climatizzazione integrato nella struttura della macchina. Le dotazioni disponibili prevedono, come abitudine Venieri, l’accoppiamento con omologazione ufficiale con qualsiasi tipo di attrezzatura. Una dotazione fondamentale che permette di operare in massima sicurezza. E che, in accoppiamento con l’impianto idraulico opzionale High-Flow, ne aumenta polivalenza e abbassa il TCO.

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