La Regione Veneto entra nel vivo della pianificazione strategica per lo sviluppo rurale e lo fa puntando i riflettori sulla strategia regionale legata al PSR e alla PAC 2023-2027. L’Autorità di Gestione del PSR Veneto ha presentato agli 88 soggetti istituzionali, economici, sociali e ambientalisti del sistema agricolo e rurale della regione. “Giovani, sostenibilità, innovazione, vivibilità, fragilità e focalizzazione. Sono queste le parole chiave sulle quali ci confronteremo nei prossimi cinque anni, le basi per costruire il futuro del sistemo rurale del Veneto, con al centro il nuovo quadro strategico della nuova Politica agricola comune”, ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura e ai Fondi Eu, Federico Caner,

Regione Veneto, disponibili 824 mln € per lo sviluppo futuro del settore

Durante l’incontro è stato dato ampio spazio anche alla definizione del Complemento regionale per lo sviluppo rurale. L’appuntamento del 4 luglio è stato l’ultima tappa di un percorso partecipato iniziato nel 2019 con la “Conferenza regionale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale del Veneto”. Nel 2020 la Regione del Veneto ha elaborato una prima “proposta di quadro strategico”, sulla quale il Partenariato si era espresso attraverso un’altra consultazione online. Dallo scorso anno ad oggi, infine, la Regione ha presidiato ininterrottamente i lavori coordinati dal Mipaaf per assicurare la presenza delle specificità regionali all’interno del Piano strategico nazionale, partecipando ad oltre un centinaio di incontri e tavoli tecnici e contribuendo alla redazione di quasi un centinaio di documenti.

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“Nei prossimi 5 anni il Veneto potrà contare su una dotazione complessiva di 824 milioni di euro, dei complessivi 13 miliardi comprensivi del cofinanziamento nazionale ripartiti tra le Regioni – ha sottolineato Caner -. Preciso che oltre 146 milioni di euro derivano dal cofinanziamento messo in campo dal bilancio regionale il che conferma l’attenzione della Regione nei confronti di questo comparto. Gli interventi sui quali ci concentreremo saranno 45, sui 76 previsti dal Piano nazionale, scelti anche sulla base di analisi e del percorso partecipativo avviato negli ultimi anni per dare risposte a specifiche esigenze emerse nel proficuo confronto con il territorio e il sistema agricolo”.

Nello specifico i 12 tipi di intervento saranno destinati agli investimenti in agricoltura, mentre 16 saranno quelli legati agli impegni ambientali e climatici. Saranno inoltre 2 gli interventi per i nuovi insediamenti di giovani in agricoltura e l’avvio di imprese forestali, 7 quelli dedicati alla cooperazione, 6 quelli riservati alla conoscenza e all’innovazione in agricoltura, e infine 2 di indennità per i vincoli naturali e le aree svantaggiate. Gli interventi presentati durante l’incontro saranno finanziati con 824 milioni di euro, provenienti dall’Unione europea (40,7%, fondo europeo FEASR), dallo Stato italiano (41,5%) e dalla Regione del Veneto (17,8%), secondo il riparto approvato il 21 giugno dalla Conferenza Stato-Regioni. Fino al 31 luglio sarà, inoltre, aperta la consultazione online attivata dalla Regione, con cui i componenti del Partenariato PAC2030 potranno formulare osservazioni sugli elementi fondamentali degli interventi per lo sviluppo rurale proposti per il periodo 2023-2027.

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