Nel pieno della crisi che ha travolto il settore primario dopo la scoppio della guerra in Ucraina e il rincaro delle materie prime, dell’energia e dei fertilizzanti, Uncai (l’Unione Nazionale Contoterzisti) torna a puntare i riflettori sul ruolo che la sicurezza alimentare ricopre all’interno delle filiere italiane. L’occasione per parlarne è arrivata con la sottoscrizione della “Proposta di Manifesto per la Sicurezza e Sovranità Alimentare” redatta da Luciano Violante, Presidente della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, con i docenti universitari Maria De Angelis, Giacomo Scarascia Mugnozza e presentato il 10 giugno a Bari in occasione della Prima Conferenza nazionale “Agricoltura di precisione e 4.0. Per una produzione competitiva e sostenibile”.

UNCAI, contoterzisti e sicurezza alimentare: le linee di intervento necessarie

Sono più di un invito alla riflessione”, commenta il direttore tecnico Roberto Scozzoli, intervenuto all’incontro dove la sigla ha abbraccia integralmente le linee di intervento. “Auspico che il dibattito prosegua, e si arrivi a un’articolata elaborazione delle tematiche in gioco e delle linee di intervento per mettere in sicurezza le filiere agroalimentari italiane ed europee. Fondamentale passare il prima possibile all’applicazione delle alte tecnologie in agricoltura, da nord a sud, al fine di incrementare le produzioni. Solo così si può sopperire alla mancanza dei terreni con un’intensificazione sostenibile e professionale, che integra una maggiore capacità di produzione a un uso razionale e consapevole delle risorse ambientali e tecnologiche”.

Secondo UNCAI, con i contoterzisti l’agricoltura specializzata e di precisione arriva dappertutto, in tutte le aziende agricole, grandi e piccole, e nei terreni incolti che dopo anni di risposo si vogliono rimettere in produzione dall’oggi al domani. Questo deve avvenire in modo professionale, garantendo maggiore produttività, la riduzione degli sprechi e l’aumento della sicurezza degli operatori. Occorre quindi agire con più determinazione e risolutezza nel settore della formazione tecnica superiore e realizzare l’Albo nazionale degli agromeccanici.

“Qualche anno fa i contoterzisti furono definiti dall’ex ministro Maurizio Martina ‘pionieri dell’innovazione’, facendo comprendere a tutti che il loro compito in agricoltura non si ferma alla semplice lavorazione agromeccanica. Oggi il ministro Stefano Patuanelli li ha definiti ‘contoterzisti dell’innovazione’. Sono il tramite formidabile per trasferire le innovazioni alle aziende agricole in forma di prodotti di qualità, di informazioni sempre più preziose su terreni e produzioni e di certificazioni di processo. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre accompagnare le accresciute possibilità di investimento con la formazione e una professionalità riconosciuta e riconoscibile, che non può essere quella di un laureato o di un pensionato”, ha concluso il direttore Scozzoli.

In primo piano

Articoli correlati