Uncai, chiesti interventi di Stato per i contoterzisti a causa della crisi climatica
Di fronte al calo delle rese - foraggi a -30%, soia ancora nei campi e troppo umida - il rischio per i contoterzisti è che i clienti non paghino. L'appello della sigla
Uncai lancia l’allarme: i ritardi accumulati a causa della pioggia persistente, con continue interruzioni della raccolta e quindi delle consegne del prodotto, hanno provocato perdite significative sia per gli agricoltori sia per le imprese conto-terzi. Con la produzione di foraggi calata di oltre il 30%, le semine tardive di mais (e con rese non al top), la soia che a metà novembre è ancora al 30-40% nei campi (con elevati livelli di umidità e impurità per quella raccolta), la situazione si fa complessa. Soprattutto alla luce dei danni subiti anche dagli altri raccolti, flagellati da eventi climatici estremi al nord e da siccità perdurante al sud.
Lo scenario attuale ha portato molti contoterzisti a temere che i clienti possano avere difficoltà a pagare le prestazioni offerte, con inevitabili conseguenze sulle finanze aziendali. Infatti, secondo Uncai oltre al mancato fatturato, che a fine anno oscillerà tra 15 e 30% a seconda della struttura dell’impresa agromeccanica coinvolta, va anche tenuta da conto la corsa frenetica dei contoterzisti per soddisfare le giuste richieste degli agricoltori dopo i lunghi periodi di precipitazioni e siccità, per salvare le rimanenze dei raccolti, con situazioni talvolta tese tra le parti a cause delle tempistiche richieste. Tra l’altro tanti lavori secondari, che rappresentano circa il 30% del fatturato delle imprese conto-terzi, non sono stati effettuati proprio a causa delle condizioni climatiche avverse.
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Uncai chiede aiuti di Stato per i contoterzisti. Il commento di Tassinari
E sono proprio queste problematiche ad aver spinto Uncai a chiedere aiuti di Stato per gli agromeccanici che dimostreranno un calo di fatturato causato dalle condizioni meteorologiche avverse: “le piogge prolungate hanno causato situazioni di necessità e danni economici rilevanti alle imprese conto-terzi e quindi si potrebbe giustificare un intervento dello Stato anche in loro favore”, afferma il presidente di Uncai, Aproniano Tassinari.
Questa annata negativa evidenzia anche la necessità di accelerare l’iter per l’istituzione dell’Albo Nazionale dei Contoterzisti. “Ha ricevuto parere favorevole da tutte le commissioni della Camera”, ricorda il presidente Tassinari. “Solo la commissione ambiente lo scorso 5 novembre ha rinviato la proposta di legge a un esame più approfondito. Con l’Albo, i Contoterzisti avrebbero uno strumento concreto per fare massa critica, creare sinergie e collaborazioni tra colleghi e affrontare meglio le crisi climatiche, incrementando i servizi offerti agli agricoltori e rendendoli ancora più tempestivi e specializzati. In una parola, professionali”.