Umbria, stanziati 19 mln € per gli investimenti dei giovani agricoltori
Si tratta di stanziamenti che si inseriscono all'interno del Programma di Sviluppo Rurale (PSR) e ampliano la platea dei beneficiari, grazie anche alle risorse del fondo nazionale integrativo
La Regione Umbria, grazie all’estensione per tutto il 2022 del Programma di Sviluppo Rurale annunciato dal MiPAAF, ha destinato un totale di 19 mln € di investimenti per i progetti lanciati dai giovani agricoltori che non erano ancora stati finanziati per carenza di risorse. A darne l’annuncio, ribadendo che è stata la stessa Giunta regionale ad approvare le procedure di utilizzo per renderli disponibili è stato l’assessore all’Agricoltura della Regione, Roberto Morroni.
Quella messa in atto dalla Regione Umbria con lo stanziamento dei 19 mln € è “una ulteriore spinta alla valorizzazione dell’imprenditoria giovanile e al ricambio generazionale dell’agricoltura umbra, asse strategico per il suo futuro – rileva Morroni. “Abbiamo definito le linee di intervento in base alle quali potrà essere ampliata la platea dei giovani beneficiari degli aiuti previsti dalle misure del Psr, soddisfacendo un maggior numero di domande collocate utilmente nella seconda graduatoria del ‘Pacchetto Giovani’, non finanziabili finora per carenze di fondi, e, nello specifico, quelle relative agli investimenti strutturali”.
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“L’interesse per il bando del ‘Pacchetto Giovani’ pubblicato nel 2017 è stato notevole – ricorda l’assessore – con ben 609 domande di aiuto poste nella seconda graduatoria. Sono state finanziate 192 aziende e, ad oggi, ne rimangono non finanziate 417, di cui 133 riferite al solo premio di primo insediamento, mentre le restanti 284, oltre al premio, hanno previsto investimenti strutturali”.
“Queste ultime – spiega l’assessore Morroni – potranno accedere ai nuovi finanziamenti secondo le modalità approvate dalla Giunta. Inoltre, in considerazione del fatto che le domande di aiuto sono state avanzate nel 2017 e, che in questi anni, anche in relazione alla pandemia, potrebbero essere cambiate le esigenze, le aziende potranno aggiornare alcuni investimenti e inserirne di nuovi”.