Quando cerchiamo di orientarci nel vasto ring della meccanizzazione agricola, spesso e volentieri tendiamo ad associare a un marchio di trattori una determinata bandiera che ne identifichi la nazionalità. Ma la realtà è quasi sempre più complessa di quanto il nostro immaginario ci porti a semplificare, soprattutto in considerazione del fatto che i principali costruttori sono gruppi multinazionali e come tali suddividono la produzione tra molteplici stabilimenti dislocati in diversi Paesi e pure in differenti Continenti. Come è ben visibile dalla mappa qui sopra.

Non è quindi per niente facile avere un quadro esatto e completo in merito alla provenienza dei vari modelli. Facciamo chiarezza una volta per tutte, analizzando i passaporti dei trattori disponibili sul mercato italiano e specificando per ogni marchio la geografia delle linee di assemblaggio di ciascuna sua serie a listino. Per definire il perimetro di questo approfondimento, precisiamo che ci focalizziamo unicamente sui siti di origine dei trattori commercializzati nel nostro Paese, escludendo le fabbriche dedicate ai componenti o ad altre categorie di macchine.

trattori

A scanso di equivoci, va inoltre puntualizzato che alcuni big player dispongono di ulteriori centri di produzione di trattori rispetto quelli che citeremo di seguito, ma da tali sedi non esce nessuna unità destinata alle vendite in Italia e pertanto non rientrano nella nostra analisi. Procediamo affrontando le varie Case costruttrici partendo dalle realtà più complesse, senza però seguire un preciso ordine legato a classifiche di fatturato o immatricolazioni.

Trattori, ecco l’elenco completo dei siti produttivi

Il viaggio inizia da John Deere, che in termini di ‘melting pot’ costituisce uno dei casi più emblematici. Nel caso del Cervo la produzione è dislocata su tre continenti ed è diversificata in base alla specializzazione dei singoli trattori. L’approfondimento è disponibile a questo indirizzo.

Proseguiamo con il Gruppo SDF a cui fanno capo i marchi di trattori Deutz-Fahr, Same e Lamborghini. Tra le offerte di questi brand c’è una stretta corrispondenza e le rispettive gamme di ogni segmento escono dalle medesime linee di assemblaggio. Qui è possibile leggere l’approfondimento.

Approcciamo ora il colosso CNH Industrial sotto il cui grande tetto convivono i marchi New HollandCase IH e Steyr. Anche in questo caso si riscontrano corrispondenze tra le offerte dei tre marchi del gruppo, ma ci sono alcune significative differenze soprattutto sul fronte Steyr il cui listino è circoscritto a una limitata fascia di potenza. Facciamo quindi prima un parallelismo tra i due principali brand. Potete leggere l’approfondimento a questo indirizzo.

Passiamo al Gruppo AGCO e affrontiamo singolarmente i brand Massey Ferguson, Fendt e Valtra. Sebbene la ‘holding company’ sia americana, i tre marchi presentano una geografia produttiva abbastanza distinta e rispettivamente incentrata in Francia, Germania e Finlandia. Ma anche in questi casi, le eccezioni non mancano. Qui è possibile leggere l’approfondimento.

Il nostro tour per gli stabilimenti dove prendono vita i trattori disponibili nelle nostre campagne, prosegue proprio in Italia, nello specifico in Emilia-Romagna dove ha sede uno dei produttori più rinomati, Argo Tractors che, capitanato dalla famiglia Morra, comprende i marchi Landini, McCormick e Valpadana. L’approfondimento è disponibile a questo indirizzo.

Il viaggio all’interno del mondo produttivo agromeccanico prosegue con quattro storici produttori italiani di trattori specializzati: BCS, Goldoni, Antonio Carraro e Carraro Group, tutti con sede operativa e stabilimenti dislocati nel Nord Italia, tra Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Qui è possibile leggere l’articolo.

Chiudiamo il nostro lungo approfondimento con gli ultimi tre produttori, tre big delle meccanizzazione agricola mondiale. Claas, Kubota e JCB. Regno Unito, Germania fino all’altro capo del mondo, in Giappone: sono queste le coordinate. Senza dimenticare la Francia che continua a giocare un ruolo cruciale. Qui è possibile leggere tutti i dettagli.

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Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

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