Quasi 450 chilometri, in lungo e in largo per l’Emilia-Romagna, alla riscoperta delle tradizioni di una volta, a bordo di trattori d’epoca che hanno scritto la storia della meccanizzazione agricola italiana ed europea: è una piccola grande impresa quella compiuta dagli appassionati del “Vintage Tractors Club” di Carpi, un gruppo di amatori della cittadina modenese espressamente dedicato alla valorizzazione del passato agromeccanico del luogo. Destinazione? Torre Pedrera, piccola frazione del comune di Rimini che si affaccia direttamente sul Mare Adriatico.

Quando ad unire sono i trattori d’epoca e le tradizioni di una volta

Parte del Moto Club Carpi, il team che ha compiuto la traversata tra le terre emiliane e romagnole era composta da nove ragazzi: Matteo Cremaschi, Alberto Cremaschi, Nellusco Arletti, Marco Viani, Daniele Arletti, Denis Caramaschi, Claudio Lugli, Davide Lugli e Christian Realdon. Supportati durante il tragitto da Franco Po, che ha provveduto a fornire uno spuntino ristoratore durante il lungo tragitto verso la riviera romagnola, alla ricerca anche di un po’ di frescura dall’asfissiante caldo che ha investito la Pianura Padana e le colture locali. Ad aspettarli una tradizionale manifestazione trattoristica del posto, ovvero la “Festa della trebbiatura e aratura”.

Per giungere a Torre Pedrera da Carpi a bordo degli storici testa calda ci sono volute ben 12 ore, alla velocità di crociera di 20 km/h (per compiere lo stesso tragitto in auto, senza traffico, ci vogliono poco meno di due ore) su oltre 200 km di strade. Partiti nella giornata di venerdì 22 luglio dalla cittadina modenese, sono quindi arrivati entro sera sulla riviera. Il giorno dopo hanno sfilato insieme ad altri mezzi d’epoca per il lungomare, per partecipare infine a una dimostrazione di aratura e trebbiatura “d’annata”, con metodi e tecniche di una passato glorioso. Finiti gli eventi e le celebrazioni, i nove hanno ripreso la strada di casa e hanno compiuto un altro lungo ma stimolante viaggio.

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