Attorno all’anno mille il Passo della Croce Arcana, situato sul crinale dell’Appennino Settentrionale a più di 1.700 metri di altitudine, era una importante via di collegamento tra Emilia e Toscana. Era molto frequentato non solo dai pellegrini e dagli eserciti ma anche dai mercanti che grazie a lunghe file di muli trasportavano le loro merci. Col passare dei secoli e l’apertura di altre vie perse importanza ma dopo la Grande Guerra venne di nuovo frequentato dai trattori. Infatti mentre l’Emilia aveva già motorizzato le campagne, in Toscana la facevano ancora da padrone i buoi e i cavalli. E quei trattori d’epoca non hanno mai smesso di affascinare generazioni di agricoltori e di appassionati.

I trattoristi delle colline modenesi venivano quindi chiamati ad arare o in toscano a “coltrare” come si diceva in quei luoghi. Da una ventina di anni il Gruppo Trattoristi Transumanti Modenesi ha iniziato a rievocare la “transumanza motoristica” con i loro trattori d’epoca recandosi annualmente a Cerreto Guidi in Toscana. Non solo, il club ha affrontato diverse transumanze sul passo dello Stelvio, sul Monte Grappa o in Svizzera per citarne alcune. Quest’ anno un’ altra avventura, raggiungere da Marano sul Panaro, in provincia di Modena, il Gran San Bernardo in Val D’Aosta.

Un viaggio indimenticabile a bordo dei trattori d’epoca

Partenza mercoledì 19 giugno all’ albeggiare di quattro trattoristi, Sandra Togni su di un Fiat 80 R, Giampiero Baroni su di un Fiat 441, Albino Colli su di un OM 513 e Andrea Masoni su di un Fiat 300. Al seguito Lamberto Cerfogli, presidente del Gruppo, in auto con Alessandro Moro e Rosi “Omino” in sella a una moto. Niente autostrade o statali, solo “strade basse” accuratamente studiate in precedenza e velocità medie dai 15 ai 20 km/h.

Foto di gruppo ad Aosta tra trattoristi e accompagnatori attorno al Fiat 300.

In serata arrivo a Pavia per unirsi al Gruppo “Coast to Coast Tractor Team”, poi tappa a Ivrea con un ricongiungimento di altri trattoristi d’ epoca per un totale di venti mezzi. Nonostante temporali, grandine e interruzioni stradali, il gruppo è finalmente arrivato ad Aosta, ospitati nella piazza centrale della città accolti nientemeno che dal Presidente della Regione e da altre autorità.

Riposo ad Aosta e poi salita sul Gran San Bernardo a 2.469 metri sul livello del mare. Freddo, neve e trasferimento in Svizzera per salutare altri amici collezionisti. Poi rientro a Modena dopo aver percorso 1.350 chilometri per un totale di 86 ore trascorse sui trattori. Non è finita, tra poco il via per la transumanza a Cerreto Guidi, quando la passione è inarrestabile.

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