Trattori compatti, i best seller d’Italia. Ecco quali sono
Non c’è crisi nella categoria dei trattori super compatti. Sono i modelli da 26 cavalli i più amati dagli italiani, veri e propri campioni di vendite. Ecco il confronto tra i ‘Best seller’

Nel 2024 sono stati immatricolati in Italia 15.448 trattori. Di questi, ben 2.435 hanno potenza inferiore ai 50 cavalli. Si tratta di una fetta di mercato che sfiora il 16 per cento, e che non sembra risentire della crisi che invece colpisce le fasce di potenza superiori. Sia prima che durante il Covid la domanda di questi trattori si è sempre attestata intorno alle 2.400 unità, e dopo un brusco arretramento nel 2022 (solo 1.710 immatricolazioni) è ora tornata sui suoi valori massimi. È una fascia di mercato che i big brand stanno progressivamente abbandonando e dove a farla da padrone sono i modelli da 26 cavalli.
Ormai quasi tutti di produzione indiana. Il modello in assoluto più venduto è il Solis S26, distribuito da Fiaccadori, che nelle sue varianti a trasmissione meccanica e idrostatica ha piazzato in totale 340 unità. Segue a ruota il Farmtrac 26, sia nella sua veste originale blu distribuita da Oberto (94 unità contando anche gli idrostatici), sia in quella arancione marchiata E-Kubota EK1 261 (217 unità). VST ha immatricolato 184 Fieldtrac 927, mentre Giemme Machinery e Marina Systems hanno venduto ripettivamente 89 Startrac 263 e 30 Captain 263, due facce diverse della stessa medaglia.
A tenere alto l’onore del Made in Italy, anzi, del Made in Europe, c’è solo Antonio Carraro, che combatte ‘l’invasione indiana’ col modello isodiametrico Tigre 3200, in top ten con 161 unità alle quale si aggiungono le 100 del Tigre 3800 e le 60 del Tigre 3800F. I modelli New Holland Boomer 25, John Deere 1026R, Tym 265 (distribuito da Goldoni), insieme a qualche altro outsider, si devono accontentare di poche decine di immatricolazioni. I modelli da 26 cavalli più venduti nel 2024 sono a confronto in queste pagine.
Trattori compatti, i modelli Kubota e Farmtrac
Kubota è entrata nel capitale azionario di Escorts, che detiene il marchio Farmtrac, nel 2022. In seguito a questa operazione Kubota ha potuto commercializzare con i propri colori alcuni modelli Farmtrac tra cui quello da 26 cavalli rinominato EK261. Il Farmtrac 26 e l’Escorts-Kubota EK261 montano il 3 cilindri Mitsubishi da 1,3 litri abbinato a un cambio meccanico a ingranaggi sempre in presa con 9 rapporti in avanti e 3 retro.


Tre sono le gamme e 3 sono le marce che possono essere cambiate in movimento mediante la leva laterale destra (che innesta anche la retro) con una velocità massima di 18.2 km/ora e minima di 1.1 km/ora. La trazione integrale si inserisce tramite una leva, mentre il bloccaggio del differenziale prevede un azionamento a pedale. EK1-261 e Farmtrac 26 sono dotati di un sistema idraulico a centro aperto ed equipaggiati di serie con una valvola a doppio effetto.
La pompa a portata fissa per il flusso d’olio ausiliario ha una portata di 20 l/min e il sollevatore posteriore ha una capacità massima di 750 chili. La presa di forza funziona ai regimi di 540/540E. La versione a trasmissione idrostatica, vocata al garden, dispone anche di presa di forza ventrale.

VST
Il Fieldtrac 927, prodotto da VST nello stabilimento di Hosur nel Tamil Nadu, è l’unico trattore del confronto a montare un motore 4 cilindri. Anche in questo caso si tratta di un Mitsubishi, il piccolo V4D1E5 Stage V da 1,3 litri di cilindrata (alesaggio e corsa da 73 e 78 millimetri) tarato a 27 cavalli di potenza a 2.300 giri. La trasmissione ha 6 rapporti in avanti e 2 retro, con la leva del cambio posizionata sul lato sinistro del sedile e quella dell’Hi-lo a destra del volante.


La velocità va da 1,3 a 20 km/h. I comandi sono essenziali, con freni a tamburo, bloccaggio differenziale posteriore meccanico e presa di forza a 540 e 760 giri/min. L’impianto idraulico si avvale di una pompa a portata di 21,6 litri al minuto, di un sollevatore da 750 chili con controllo automatico della profondità e dello sforzo e di un distributore a doppio effetto con attacco rapido.
Solis, ecco i trattori compatti del brand
Prodotto da ITL (International Tractor Limited), il Solis S 26 è disponibile in 3 varianti, due a trasmissione meccanica con cambio a 6 rapporti in avanti e 2 retro oppure a 9 marce in entrambi i sensi di marcia e uno a trasmissione idrostatica. Le versioni meccaniche sono di gran lunga le più richieste, soprattutto la più semplice 6+2 scelta 229 volte nel 2024.
Le leve della trasmissione sono poste ai lati del sedile, e la piattaforma con tunnel centrale solo accennato offre una postazione di guida ergonomica e confortevole. Il range di velocità è compreso tra 1,6 e 16,2 km/h, ed è possibile bloccare il differenziale con comando a pedale. I freni a bagno d’olio sono ad azionamento meccanico. Due i regimi della presa di forza, a 540 e 1.000 giri/min.


Il motore, comune a molti dei competitor in questa fascia di potenza, è il 3 cilindri Mitsubishi da 1,3 litri (alesaggio di 78 mm e corsa di 92 mm) ad aspirazione naturale. Raffreddato ad acqua ha un sistema d’iniezione a precamera. La potenza massima di 26 cavalli viene erogata a 2.500 giri, mentre la coppia raggiunge il picco massimo di 76,3 Newtonmetri a 2.000. L’impianto idraulico si avvale di una pompa da 13,5 litri al minuto di portata, un distributore idraulico a doppio effetto e un sollevatore posteriore di categoria 1 da 600 chili.
Antonio Carraro, l’offensiva per i trattori compatti
Ai gradini del podio per numero di trattori venduti c’è Antonio Carraro con uno dei suoi prodotti più iconici, il Tigre 3200, vero e proprio pezzo di storia della Casa. Si tratta di un modello isodiametrico a ruote sterzanti caratterizzato da un passo molto corto (1.100 millimetri) e da una pari distribuzione dei pesi tra assale anteriore e posteriore.
Marchio di fabbrica è il telaio integrale oscillante Actio, realizzato in ghisa solidale agli assali, al cui interno alloggia la trasmissione del trattore, con uno snodo centrale con oscillazione longitudinale fino a 15 gradi, caratteristica che permette di adattarsi alle asperità del terreno senza mai perdere aderenza per assicurare il massimo della trazione e della stabilità.


Il motore è il 3 cilindri Yanmar 3TNV76 da 1,1 litri di cilindrata e 26 cavalli di potenza erogati a 3.000 giri. La trasmissione con 8 rapporti avanti e 4 retro si gestisce con la leva delle 4 marce e delle due gamme poste davanti al sedile sul tunnel centrale. Standard la Pto da 540 g/min e sincronizzata con tutte le velocità del cambio e l’innesto indipendente del bloccaggio differenziale anteriore e posteriore. Il sollevatore idraulico di Categoria 1 ha una capacità di 825 chili, mentre la presa idraulica posteriore è disponibile in optional.
Il Tigre 3800 è la sua versione più moderna, con un nuovo design in linea con il family-feeling dei trattori di alta gamma Antonio Carraro, col profilo filante del cofano che migliora estetica e funzionalità. La potenza è sempre di 26 cavalli, ma erogati dal 3 cilindri Yanmar da 1,3 litri a iniezione diretta che si porta in dote anche un bel po ’di coppia in più. Aumentano anche la capacità del serbatoio carburante e di qualche centimetro le misure, che rimangono comunque compatte senza compromettere le capacità di manovra. Il Tigre 3.800F è la versione a ruote differenziate.
Captain e Startrac
Il Captain 263 prodotto dall’azienda indiana Captain Tractors di Rajkot e importato in Italia col nome Bagheera dalla bergamasca Marina Systems, è distribuito anche dalla Giemme Machinery di Valfabbrica (PG) col brand Startrac. A parte il nome e il colore, nero il primo, bianco il secondo, i due modelli sono identici. Del motore Mitsubishi MV S3L2 si è già detto tutto. La trasmissione dispone di un cambio meccanico con la leva delle 3 gamme e quelle delle 3 marce più la retro posizionate alla sinistra del sedile.


In totale dunque i rapporti sono 9 in avanti e 3 in retro, con velocità massima di 21,45 Km/h. Posizionata a sinistra anche la leva per la selezione della Pto, da 540 o 1.000 giri/min, mentre a destra ci sono le leve che comandano il sollevatore con posizione e sforzo controllato. La versione idrostatica dispone anche di presa di forza ventrale da 2.000 giri/min. L’impianto idraulico a centro aperto è costituito da due pompe da 11 l/min ciascuna di portata, una per l’idroguida, l’altra per il sollevatore da 750 chili e il distributore idraulico posteriore a semplice e doppio effetto.