Tractor of the year 2020. Al via con le proposte dei costruttori
L’Agritechnica si avvicina e con essa l’incoronazione dei vincitori dell’edizione 2020 del premio internazionale Tractor of the year, che come di consueto andrà in scena ad Hannover nel giorno di apertura della kermesse tedesca. Ha preso dunque il via il rodato meccanismo di selezione dei finalisti con l’evento ‘Let the challenge begin’ in cui le […]
L’Agritechnica si avvicina e con essa l’incoronazione dei vincitori dell’edizione 2020 del premio internazionale Tractor of the year, che come di consueto andrà in scena ad Hannover nel giorno di apertura della kermesse tedesca. Ha preso dunque il via il rodato meccanismo di selezione dei finalisti con l’evento ‘Let the challenge begin’ in cui le Case costruttrici sono chiamate a presentare le proprie nomination per la rosa dei finalisti.
Quest’anno la giuria al completo, composta da 25 giornalisti europei in rappresentanza di altrettanti Paesi e organi di informazione, si è riunita a Roma il 15 e 16 maggio per assistere alle proposte dei costruttori.
La formula offre infatti a ogni competitor la possibilità di presentare ai giurati attraverso materiali audio e video le peculiarità dei propri mezzi. Tre le categorie aperte alla competizione: Tractor of the year, per i trattori da campo aperto senza alcuna limitazione, Best Utility per i mezzi aziendali multiporpouse con motore a 4 cilidri, potenza superiore ai 70 cavalli e massa totale scaricabile a terra contenuta entro gli 8.900 chili e Best of Specialized per i trattori da frutteto, vigneto, montagna e collina.
Grande novità di quest’anno è l’introduzione di un riconoscimento alla sostenibilità rappresentato dal nuovo premio Sustainable Toty, che subentra alla targa Best Design da sempre assegnata al trattore con la migliore linea tra i finalisti in gara.
Tractor of the year 2020 Debutta il Sustainable Toty
I criteri di valutazione riguarderanno ovviamente la scelta dei sistemi di contenimento delle emissioni, peraltro regolate da apposite normative europee, ma non solo. La sostenibilità di un mezzo va infatti misurata anche attraverso le soluzioni tecnologiche mirate al miglioramento dell’efficienza nel rispetto dell’ambiente e del fattore umano (comfort e sicurezza in primis). Ecco che in gioco entrano nuovi fattori, ormai all’ordine del giorno in qualsiasi comparto industriale, legati all’automazione, alla ricerca di fonti di energia elternative e rinnovabili e alla digitalizzazione con inediti e sofisticati sistemi di interfaccia uomo-macchina.
I candidati al Sustainable Tractor of the year saranno tutti i trattori finalisti nelle tre catogorie principali più una ristretta selzione di prototipi a livello avanzato.
Quest’edizione ha visto la partecipazione di dodici aziende. 15 i trattori candidati alla fase finale di cui 6 in lizza per il Tractor of the year, 5 per il Best Utility e 4 per il Best of Specialized.
Entro fine giugno la giuria esprimerà i propri verdetti restringendo la gara a cinque macchine per le categorie campo aperto e utility e quattro per la categoria specializzati. La fase successiva riguarderà i test in campo organizzati ad hoc per i giurati da espletarsi entro il mese di settembre in modo da arrivare all’Agritechnica con i sospirati verdetti.
Come ricordato più volte durante le ultime edizioni il Tractor of the year, giunto alla ventitreesima edizione, è un premio giornalistico assolutamente indipendente e slegato da qualsiasi logica commerciale.
L’iscrizione è gratuita e non vi è alcun vincolo per le aziende se non quello di presentarsi all’evento di selezione con macchine corrispondenti ai requisiti e in vendita entro la fine del 2020. Per seguire tutte le fasi basta collegarsi al sito ufficiale www.tractoroftheyear.org.