Nella colorata e vivace cornice dell’Eima, Topcon Agriculture e Confagricoltura hanno siglato un accordo di partnership con l’obiettivo di favorire l’adozione e la diffusione dell’agricoltura di precisione. A firmare il protocollo d’intesa Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura e Fabio Isaia, Amministratore Delegato Topcon Agriculture.

Topcon Agriculture

“Il nostro – hanno detto i vertici di Topcon Agriculture e Confagricoltura – è un accordo strategico che ha l’obiettivo di mettere a disposizione degli agricoltori le più recenti tecnologie di precision farming nonché di sviluppare congiuntamente soluzioni avanzate per supportare l’intero processo decisionale dell’agricoltore”.

Un approccio organico per la ‘terza rivoluzione verde’

L’agricoltura, la zootecnia di precisione e l’agricoltura digitale – hanno evidenziato i due organismi – sono nuovi concetti di gestione, che si basano soprattutto sull’acquisizione di dati di produzione o vegetazione; informazioni fondamentali per il futuro dell’azienda agricola, che hanno effetti positivi sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale dell’impresa stessa e delle diverse produzioni: da una maggiore produttività e un miglioramento della qualità al contenimento dei costi, dalla riduzione dell’impatto ambientale a condizioni di lavoro più confortevoli“.

“Siamo di fronte ad una vera e propria ‘terza rivoluzione verde’ su cui però c’è ancora molto da fare – hanno osservato Giansanti e Isaia – basti pensare che meno dell’1 per cento della superficie coltivata è gestita con queste soluzioni“.

Topcon Agriculture, una realtà molto italiana

Topcon Agriculture – ha sottolineato l’amministratore delegato Fabio Isaia – che è impegnata nel continuo sviluppo di tecnologie e metodologie mirate all’agricoltura di precisione e all’agricoltura 4.0, nel 2017 ha trasferito la sua sede mondiale in Italia, a Torino. Questa scelta strategica, unica nel mondo del precision farming è stata determinata dalla volontà di concentrare l’attenzione sulle specifiche esigenze dell’agricoltura europea, con evidente diretto beneficio per quella italiana“.

“L’impegno di Topcon Agriculture – ha aggiunto Fabio Isaia – è quello di fornire al settore soluzioni e tecnologie innovative, che si sviluppano di pari passo con le esigenze della moderna agricoltura, facili da usare e che siano in grado di migliorare il processo decisionale, l’efficienza e la produttività, per dare il nostro contributo a risolvere le sfide che le aziende devono affrontare. Dal primo incontro ci siamo resi conto che i nostri obiettivi di sviluppo aderivano alla visione di Confagricoltura, ovvero di un’agricoltura più evoluta e sostenibile, grazie a tecnologie che possono essere applicate, con gli opportuni adattamenti, alle imprese agricole del Vecchio Continente“.

Confagricoltura e la digitalizzazione in agricoltura

“Stiamo lavorando attivamente allo sviluppo di filiere moderne, competitive e sostenibili e in quest’ottica – ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – l’innovazione riveste un ruolo determinante. Per tale motivo occorre favorire gli investimenti su innovazione, ricerca e digitalizzazione in agricoltura. Sono le condizioni necessarie per garantire un futuro competitivo e sostenibile al settore. E in tale contesto, c’è la necessità, per le principali colture e aree geografiche, di sviluppare soluzioni tecnologiche basate sulle reali esigenze tecniche e gestionali degli imprenditori agricoli”.

I due organismi si impegneranno assieme a promuovere i benefici derivanti dall’adozione di tecnologie di agricoltura e zootecnia di precisione, anche attraverso una rete di aziende agricole dimostrative, all’informazione e formazione dei tecnici che operano nel settore agricolo, all’assistenza alle imprese agricole, con particolare riferimento alle tecnologie e alla possibilità di finanziamento, allo sviluppo di progetti di ricerca comuni nell’ambito del digital farming.

Topcon Agriculture

In primo piano

Articoli correlati

Black Shire RC3075, il robot cingolato

C’è frenesia nel mondo della robotica agricola: lo rimarca un nuovo cingolato compatto prodotto dalla cuneese Black Shire. Un mezzo portattrezzi da 75 cavalli, adatto per operare su terreni e pendenze complesse, controllabile da remoto. Ma che opera anche in autonomia