Tra i finalisti dell’edizione 2025 del Tractor of the Year, nella categoria Utility figura un trattore ancora pressoché sconosciuto alle nostre latitudini, il Tafe 7515, presentato all’ultima edizione di Agritechnica. Del marchio indiano, terzo produttore al mondo di trattori per volumi e secondo in patria dietro solo a Mahindra, abbiamo ampiamente parlato nel giugno dello scorso anno in un’intervista a Massimo Ribaldone, Chief Technology Officer & President Business Development di Tafe, che ci ha raccontato anche le strategie del brand per entrare stabilmente sui mercati europei. Ma approfittiamo della nomination del 7515 in ambito Toty per sviscerare meglio le caratteristiche di questo trattore che punta al segmento dei ‘tuttofare’ aziendali sotto i 100 cavalli.

Tafe 7515, semplice e compatto

Già al primo colpo d’occhio la macchina appare ben dimensionata e robusta per un utilizzo intensivo, con un look non proprio all’avanguardia ma neanche anonimo o inutilmente ‘forzato’ su linee spinte. Stiamo sicuramente parlando di un trattore dall’architettura basica ma che punta sulla bontà dei materiali e dell’assemblaggio mostrando un livello qualitativo ben superiore a quello offerto da brand cinesi come possono essere Yto o Lovol.

Anche perché, come vedremo, il vero punto di forza per questo mezzo è la possibilità di disporre di un ecosistema integrato e scalabile per l’agricoltura di precisione. Disponibile in versione piattaformata o con cabina, il Tafe 7515 è mosso da un compatto tre cilindri da 2,6 litri turbo intercooler, realizzato dall’indiana Simpson & Co. Ltd., capace di erogare fino a 74 cavalli a 2.600 giri con un picco di coppia di 312 Nm a 1.200 giri. Il tutto senza sforare i parametri Stage V grazie a Egr, Doc e Dpf. In abbinamento un cambio interamente meccanico caratterizzato da tre gamme, quattro marce sincronizzate e inversore al volante per un totale di dodici rapporti in entrambi i sensi.

La velocità massima dichiarata è di 37,97 chilometri orari con cinque marce tra i 4 e i 12 chilometri all’ora, ovvero l’intervallo più sfruttato in campo. Una driveline dunque semplice ed esente da manutenzione con uno schema però insolito, almeno per noi occidentali, ovvero l’inserimento della prima e della seconda marcia invertite (la prima in basso a sinistra e la seconda in alto sempre a sinistra), cosa che alle prime uscite potrebbe creare un po’ di confusione. Altra particolarità la posizione del braccio di rinvio della trazione integrale all’assale anteriore che non è centrale come ormai su tutti i trattori di ultima generazione, ma laterale, sulla sinistra del motore.

Il Tafe 7515 è un aziendale da 74 cavalli mosso da un 3 cilindri turbo da 2,6 litri. Qui a fianco, gli interni spaziosi e, sotto, il display touchscreen da 12 pollici per la gestione delle funzioni di precisione.

L’impianto idraulico a centro aperto prevede una pompa indipendente da 14,8 litri al minuto per lo sterzo e una da 40 litri per i due distributori meccanici e per il sollevatore. Quest’ultimo, anch’esso meccanico, alza fino a 2.400 chili ed è dotato di una comoda memoria meccanica che consente di ritrovare agevolmente la posizione impostata dopo aver sollevato l’attrezzo. Mancano però i comandi esterni sul parafango posteriore.

La cabina

Al capitolo cabina arrivano altre note positive, a partire dalla visibilità. I montanti sono sei ma i due posteriori sono estremamente sottili con una superficie vetrata decisamente estesa grazie anche al lunotto aggiuntivo sotto al vetro posteriore che offre un’ottima visuale sui bracci del sollevatore e sul gancio di traino.

Il pavimento è piatto, c’è il tettuccio apribile e l’aria condizionata è di serie. Ben curata anche l’ergonomia con tutti i comandi posizionati dove ci si aspetterebbe: a destra del volante le due leve del cambio, la leva del caricatore frontale (se presente) e quelle del sollevatore; a sinistra, il freno a mano e la leva di selezione della Pto 540/540E. Sulla consolle gli azionamenti dei distributori idraulici, un interruttore a bilanciere per la presa di forza e i tasti per la doppia trazione e il bloccaggio differenziale.

Come accennato in precedenza aspetto molto interessante è la possibilità di equipaggiare la macchina con un pacchetto si strumenti smart farming denominato Tafe Terra, scalabile a seconda delle necessità degli operatori che possono optare per il sistema di guida automatica ‘Tafe Terra Latitude’ basato su GPS con volante elettrico, ricevitore satellitare GNSS e display touch da 12 pollici abbinabile alla telemetria ‘Tafe terra Grid’ con Unità di Gateway Telematico (TGU) che supporta il tracciamento del veicolo, la diagnostica e la comunicazione da e verso il trattore, completa di connessione ai sistemi intelligenti On Board e Off Board.

Il tutto è poi integrabile nella piattaforma telematica ‘Tafe Terra Horizon’ per la raccolta dei dati e la gestione dell’azienda agricola attraverso l’utilizzo di cloud, intelligenza artificiale e machine learning. Ultima chicca, il cruscotto intelligente TFT connesso BLE /WiFi /CAN e dotato di display digitale a colori da 7 pollici che integra le principali funzioni del trattore.

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