Sua maestà, il Rex. Le impressioni del Landini Rex 4-120 GT Dynamic Roboshift
Il Best of Specialized 2024 ha convinto la giuria del Tractor of the Year per gli upgrade apportati a livello di trasmissione, comfort di guida, automatismi e dispositivi 4.0. Lo abbiamo provato
Fin dagli albori la gamma Rex di Landini rappresenta un punto fermo sull’evoluzione dei trattori da vigneto e frutteto. Non solo per unità vendute ma anche e soprattutto per la continua capacità di rinnovarsi assecondando le richieste di un segmento sempre più specializzato. Giunta alla quarta generazione già da qualche anno, la serie Rex si è guadagnata con l’attuale modello di punta, il Rex 4-120 GT Dynamic Roboshift, la palma di Best of Specialized 2024, conferitale all’ultima Agritechnica dalla giuria del Tractor of the Year.
Effettivamente è difficile chiedere di più a una macchina da filari che presenta doti tecnologiche da far invidia a trattori da campo aperto ben più potenti. Solo per citarne alcune: l’assale e la cabina sospesi, il cambio robotizzato, l’Advanced Driving System (ADS), la funzione Stop&Action e la consolle con joystick SmartPilot Plus. Il tutto condito dalla compatibilità Isobus, dalla gestione telematica con fleet magement e dalla possibilità di usufruire di un innovativo sistema di guida che permette, con l’ausilio di sensori integrati, la guida in parallelo automatica tra i filari.
Rex 4-120 GT Roboshift, la meccanica. Cambio ‘auto’ robotizzato e tanta tecnologia
Se l’aspetto estetico è soggettivo è comunque innegabile che il Blue Icon del Rex abbinato al muso aggressivo e ai cerchi neri difficilmente può non piacere. Sicuramente è bello, ma sarà anche bravo? Da quello che abbiamo potuto constatare durante i test dedicati alla giuria del TOTY la risposta è si. Le peculiarità dei Rex già le conosciamo ma le new entry ad hoc per questa versione Dynamic RoboShift alzano sicuramente l’asticella in termini di potenzialità delle macchine da filari.
Il nostro 120 è in configurazione GT, ovvero il più largo del lotto (1,5 metri) per applicazioni in sesti d’impianto più ampi. Sotto il cofano alloggia ovviamente la versione Stage V del 4 cilindri Deutz TCD 2.9, unità estremamente compatta che consente di integrare nel vano tutti gli elementi per il raffreddamento e l’emissionamento (DOC, DPF ed SCR), compreso il piccolo serbatoio da 7,5 litri dell’urea.
L’accesso ai punti di manutenzione è agevole senza dover sganciare i fianchetti, grazie all’apposito sportellino non è necessario sollevare il cofano per rifornire ladBlue e l’altezza al volante del mezzo non penalizza in alcun modo la visibilità o l’agilità sotto chioma. 112 i cavalli di potenza massima supporatti da un’esuberante coppia di 420 Nm e da un’ottima risalita. In dotazione standard anche la funzione Engine Memo Switch per memorizzare e richiamare il numero di giri motore desiderato per determinate fasi di lavoro. Insomma, un’unità motore relativamente semplice che coniuga prestazioni ed efficienza. Lo dicono le schede tecniche, lo conferma l’impressione in campo.
Stepless? No automatico
Ma la vera chicca è al capitolo trasmissione con la possibilità di usufruire, in alternativa alle opzioni già collaudate (Speed Four, Hi-Lo Power Four e HML T-Tronic), dell’innovativo cambio elettroattuato HML RoboShift robotizzato e disponibile in versione 36+12 o 48+16 con superriduttore. In sostanza premendo il tasto APS (Auto powershift) al centro del joystick l’automatismo agisce sia sulle quattro marce che sui tre rapporti sotto carico secondo gli assetti predefiniti ‘autofield’ e autoroad’. Il cambio marcia sotto carico può essere operato anche direttamente con i pulsanti + e – sempre sul joystick e, con gli stessi comandi ma tenendo premuto il pulsante sul retro del Joystick, si cambia marcia. Resta manuale l’inserimento delle gamme, operazione che si effettua però unicamente a inizio lavoro.
Per implementare l’offerta di paccheti digitali modulari per il precision farming, la tracciabilità e la gestione delle flotte Argo Tractor ha stipulato un accordo di partnership con xFarm Technologies, azienda Ag Tech specializzata in agricoltura digitale e di precisione. L’offerta, si articola in due pacchetti, lo Start Pack è la soluzione di base per le macchine non connesse che permette la gestione digitale dell’azienda, l’autonomia nella creazione ed esportazione dei report, l’accesso ad un ecosistema digitale completo
Molti si aspettavano già per questa generazione del Rex un cambio continuo ma gli ingegneri di Fabbrico hanno preferito percorrere questa strada intermedia che all’atto pratico raggruppa i vantaggi di una trasmissione meccanica in termini soprattutto di costi e assorbimenti avvicinando il comfort delle unità stepless. Di fatto quando si opera in ‘auto’ ci si scorda effettivamente del cambio e della frizione, grazie anche alla funzione Stop&Action che, agendo sul solo pedale del freno, arresta il mezzo innestando contemporaneamente la frizione.
Sempre per agevolare la guida è disponibile anche il nuovo sistema elettroidraulico di sterzo ADS+ che in automatico corregge i movimenti indesiderati causati dalle irregolarità del terreno e riallinea le ruote nella direzione di marcia regolando anche la rigidità dello sterzo in base alla velocità. Molto interessante anche l’innovativo dispositivo di guida assistita che utilizza sensori integrati montati sul tetto e sul cofano per misurare la distanza tra le file e mantenere il trattore in linea senza l’ausilio di antenne o satelliti. Al capitolo idraulica di serie è previsto un circuito a doppia pompa da 58 più 30 litri al minuto (la prima dedicata ai servizi, la seconda allo sterzo).
La proposta premium è invece costituita da una tripla pompa, con 88 litri al minuto totalmente a disposizione del sollevatore e dei distributori. Questi ultimi 4 posteriormente, meccanici o elettroidraulici, 3 ventrali elettroidraulici e 4+4 attacchi rapidi posti davanti lateralmente con deviatore di flusso e selettore a 4 o 6 vie in uscita. Il sollevatore posteriore elettronico ha una capacità standard di 34 quintali grazie a due cilindri supplementari mentre quello anteriore in optional alza fino a 17 quintali e può essere fornito con Pto a innesto elettroidraulico da 1.000 giri al minuto.
La cabina: come sui grandi. Piattaforma piana ed ergonomia al top
L’abitacolo del Rex 4 denominato Lounge Cab sicuramente non teme confronti con quanto proposto dalla più quotata concorrenza. Per le versioni GT è inoltre disponibile a richiesta anche un sistema con ammortizzatori meccanici a molle per un’escursione verticale fino a 60 millimetri che lavorano in simultanea con la sospensione dell’assale anteriore per garantire il massimo confort in qualsiasi condizione.
Ergonomica e completa la nuova consolle su cui spicca il joystick SmartPilot Plus che controlla oltre il 70% delle funzioni del trattore tra cui l’azionamento dei distributori elettroidraulici posteriori o ventrali grazie al movimento a crociera. La strumentazione è posizionata direttamente sul bracciolo multifunzione del sedile girevole con oscillazione di 8 gradi a sinistra, per accompagnare l’operatore durante l’ingresso e l’uscita dalla cabina, e fino a 16 gradi verso destra, per enfatizzare la visibilità nelle lavorazioni posteriori e ventrali. Tra le tecnologie on board l’Isobus con monitor da 8 pollici per la gestione degli attrezzi più avanzati, il sistema Fleet and Farm Management montato di fabbrica con diagnostica da remoto e il sistema di telemetria con Geofencing e stato del veicolo in tempo reale.