Stalle da latte: boom di adesioni al programma di riduzione volontaria della produzione
Quei 14 centesimi di euro d’indennità di compensazione per chilo di latte promessi dall’UE hanno fatto chinare la testa a molti allevatori europei. Per la precisione, tra l’ultimo trimestre 2016 e gennaio 2017, sono stati ben 48.288 ad aderire al programma di riduzione volontaria della produzione, per un quantitativo complessivo di 860.907 tonnellate. Per alcuni si […]
Quei 14 centesimi di euro d’indennità di compensazione per chilo di latte promessi dall’UE hanno fatto chinare la testa a molti allevatori europei. Per la precisione, tra l’ultimo trimestre 2016 e gennaio 2017, sono stati ben 48.288 ad aderire al programma di riduzione volontaria della produzione, per un quantitativo complessivo di 860.907 tonnellate.
Per alcuni si è trattato una scelta meramente economica, accettata a tavolino con calcolatrice alla mano. Per altri, invece, la scelta si è concretizzata come una vera e propria resa incondizionata.
I tagli più consistenti in Germania e in Francia
Lanciato la scorsa estate con un finanziamento di 150 milioni di euro, il programma di riduzione volontaria della produzione è stato una delle misure stabilite dalla Commissione europea per fronteggiare la crisi del settore lattiero caseario. Un intervento che, secondo l’Esecutivo, ha contribuito alla ripresa dei prezzi del latte.
I tagli alla produzione più consistenti sono avvenuti in Germania (235.110 tonnellate), Francia (152.776 tonnellate), Regno Unito (90.626 tonnellate), Irlanda (60.680 tonnellate). In testa alla classifica per numero di allevatori che hanno usufruito dell’aiuto, la Francia (12.738), seguita da Germania (9.427), Polonia (3512) e Austria (3.341). In Italia l’adesione al programma ha riguardato 876 allevatori, per un taglio alla produzione di 17.490 tonnellate.