Stage V, i costruttori chiedono la proroga
Continua il pressing delle associazioni dei costruttori di macchine mobili non stradali sulla Commissione europea, che 7 settimane dopo la prima richiesta, l’11 maggio hanno scritto nuovamente alla Presidente Ursula von der Leyen per chiedere di differire la produzione e l’immissione sul mercato di trattori e macchine operatrici off-road con motori di transizione. Si rischia […]
Continua il pressing delle associazioni dei costruttori di macchine mobili non stradali sulla Commissione europea, che 7 settimane dopo la prima richiesta, l’11 maggio hanno scritto nuovamente alla Presidente Ursula von der Leyen per chiedere di differire la produzione e l’immissione sul mercato di trattori e macchine operatrici off-road con motori di transizione.
Si rischia di restare col cerino in mano…
Nonostante il sostegno attivo di molti Stati membri e del Parlamento europeo, la Commissione europea non si è infatti ancora pronunciata in merito, lasciando l’industria di settore nell’incertezza, con le scadenze legali che si avvicinano pericolosamente, e una prospettiva disastrosa dal punto di vista economico.
Tra diverse associazioni scese in campo a Bruxelles c’è ovviamente anche il CEMA (l’Associazione europea di costruttori di macchine agricole), che già nel mese di marzo aveva chiesto in modo forte e chiaro una moratoria sull’applicazione delle scadenze 2020 e 2021 elencate nel regolamento 2016/1628 / UE sulle emissioni di gas di scarico per i veicoli agricoli. In altre parole, s’invoca la proroga delle scadenze 2020 e 2021 per i motori Sage V.