Solis, non chiamateli outsider. La panoramica sui trattori della gamma S
Da realtà semisconosciuta a protagonista in molti mercati europei l’indiana Solis cresce e punta sul settore multifunzione degli utility con la nuova gamma S alla soglia dei 100 cavalli
1.581 trattori immatricolati in Francia nel 2022, 1.420 in Turchia, 1.383 in Germania. Con 705 e 426 unità è il secondo marchio più venduto in Portogallo e Ungheria, il terzo con 307 unità in Repubblica Ceca. In Italia il marchio è importato e distribuito da Fiaccadori, che lo scorso anno ne ha venduti 450. Stiamo parlando di Solis, uno dei costruttori indiani più apprezzati sui mercati internazionali, e non a caso il primo esportatore indiano di trattori nel mondo.
Fondata nel 2007, Solis fa parte del gruppo International Tractors Limited (ITL), che è uno dei principali produttori di trattori in India, proprietario anche del popolare marchio Sonalika. Per dare un’idea delle dimensioni dell’azienda, basta pensare che nel 2022 Solis ha prodotto oltre 180 mila trattori, posizionandosi così nella top 5 dei costruttori mondiali. Ma attualmente la capacità dei suoi stabilimenti produttivi è esattamente il doppio, e quindi il suo margine di crescita è ancora enorme.
La sede principale di produzione dei trattori Solis è a Hoshiapur, nello stato del Punjab, nel nord dell’India, ma altri siti sono a Rajpura, sempre in Punjab e a Basmat, nello stato di Maharashtra, nell’ovest dell’India. La produzione copre la fascia di potenza che va dai 18 ai 90 cavalli, e non si limita ai trattori, ma comprende anche varie attrezzature tra cui frese, trince e caricatori frontali.
Solis, tra i finalisti del Toty
Proprio la gamma di utility ‘S’ si adatta alla perfezione ai mercati europei e non a caso l’S90 è stato selezionato tra i finalisti del Tractor of the Year 2024 nella categoria riservata agli aziendali. La serie è proposta in due modelli da 75 e 90 cavalli essenzialmente meccanici ma caratterizzati da una dotazione standard in linea con quanto offerto sui modelli d’attacco della più blasonata concorrenza e caratterizzati da un rapporto qualità/ prezzo assai vantaggioso anche in relazione a un’affidabilità ormai consolidata che giustifica i tre anni di garanzia offerti dalla Casa.
Ecco che il motore è emissionato Stage V, la trasmissione è Carraro e l’idraulica offre una capacità di sollevamento più che adeguata. Il tutto impacchettato in un design sobrio, funzionale e gradevole che ricorda molto le linee sfoggiate dai costruttori del Sol Levante. Equilibrate anche le dimensioni con un interasse di 2.350 millimetri, una lunghezza complessiva attorno ai 4 metri e un peso a vuoto che spazia tra i 3.985 e i 4.245 chili a seconda che si scelga la versione Rops o quella cabinata.
Il quattro cilindri turbo intercooler realizzato dalla stessa Solis ha una cilindrata di 4 litri (4.087 cc) e sviluppa i 75 o 90 cavalli a 2.000 giri, mentre a 1.400 giri offre il picco di coppia che corrisponde a 340 Nm per l’S75 e a 375 Nm per l’S90 con consumi specifici nell’ordine dei 225 grammi per kW/ora. La pulizia dei gas di scarico è affidata al post trattamento, coadiuvato da Egr, Dop e Dpf.
Obiettivo affidabilità
Il cambio è costituito dal classico gruppo meccanico Carraro a tre gamme e quattro marce sincronizzate per un totale di 12 rapporti in entrambi sensi grazie all’inversore anch’esso meccanico al volante, che diventano 20 col super riduttore offerto di serie (0,25 Km/h di velocità minima). Meccanico anche il bloccaggio del differenziale mentre è elettroidraulico l’inserimento della doppia trazione che avviene anche in frenata per enfatizzare l’azione dei dischi posteriori.
Doppia pompa per l’impianto idraulico con circuito indipendente da 25 litri al minuto per lo sterzo e pompa da 45 litri al minuto (sull’S75) o 65 (sull’S90) per il sollevatore e i tre distributori di serie (uno con comando a leva incrociata joystick e terza funzione integrata).
L’attacco a tre punti di categoria II è ad azionamento meccanico e ha una capacità massima standard di 3.000 chili per l’S75 e 3.500 per l’S90. Insomma una dotazione allineata alle necessità di un trattore tuttofare alla soglia dei 100 cavalli da utilizzare per la movimentazione in azienda con caricatore frontale, in fienagione e nelle lavorazioni leggere in campo.
Alle nostre latitudini sarà sicuramente più apprezzata la versione con cabina, caratterizzata da un abitacolo in linea col resto della macchina, ovvero funzionale e spazioso senza tanti fronzoli. Sospeso su silent block è ben isolato dalle vibrazioni e dal rumore (85 i decibel dichiarati dalla Casa) con la maggior parte dei comandi raggruppati sulla consolle di destra e una buona visibilità a 360 gradi. Bene anche il cruscotto con piccolo display digitale al centro, la sospensione meccanica del sedile e l’aria condizionata offerta in dotazione standard.