Seppi M., il produttore di trinciatrici si trasferisce a Mezzolombardo. Inaugurato il nuovo stabilimento
Mentre il numero di dipendenti continua a crescere (attualmente sono 114, ma l'obiettivo è quello di arrivare a 150), gli investimenti per il nuovo polo produttivo hanno superato i 22 mln €. Lorenz Seppi: "vogliamo creare valore, fare prodotti di qualità per i nostri partner e per la nostra comunità"
Non solo novità di prodotto: Seppi M., specialista delle trinciatrici, si amplia e annuncia investimenti di oltre 22 milioni di euro per il nuovo stabilimento che è sorto alle porte di Mezzolombardo, in Trentino. Uno slancio finanziario che ha anche portato all’incremento del personale: i dipendenti, infatti, sono passati da 70 agli attuali 114 e i piani in essere prevedono l’assunzione di oltre 30 persone, per un totale che nei prossimi mesi arriverà a 150. Il tutto accompagnato dagli sforzi in Ricerca & Sviluppo attraverso l’uso delle tecnologie più avanzate per la produzione di attrezzi agricoli, forestali ed industriali.
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All’inaugurazione, oltre al management aziendale e ai dipendenti, erano presenti anche le cariche istituzionali regionali e locali, insieme a esponenti del mondo associativo e numerosi industriali. Il presidente della Provincia autonoma di Trento e l’assessore provinciale allo sviluppo economico ricerca e lavoro presenti all’inaugurazione – con il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana ed il vicedirettore Alessandro Santini, Stefan Pan vicepresidente Confindustria Bolzano – hanno ringraziato l’azienda per aver scelto il Trentino, e la Rotaliana in particolare zona vocata a questi macchinari, per fare innovazione e sviluppo. “In un periodo storico non facile sia per le aziende che per le famiglie questa inaugurazione rappresenta un segnale incoraggiante, un segnale di fiducia ai dipendenti e al territorio”, si legge nella nota della Provincia Autonoma di Trento.
“Mi è stato chiesto perché faccio tutto questo – ha affermato il presidente Lorenz Seppi dopo aver ringraziato dipendenti, collaboratori e persone che hanno contributo alla realizzazione del nuovo complesso industriale – Perché, rispondo io, come famiglia, vogliamo creare valore, fare prodotti di qualità e creare prodotti di qualità per i nostri partner e per la nostra comunità usando le nostre mani, il nostro ingegno e le capacità della nostra manodopera. Dall’Alto Adige siamo venuti in Trentino, terra di origine della nostra famiglia: abbattiamo i muri e creiamo valore”.
Seppi M., una storia lunga ottant’anni
A fare gli onori di casa sono stati lo stesso Lorenz e Susanne Seppi, titolari dell’azienda, con la madre Johanna e l’amministratore delegato Pierluigi Defant. Seppi è sinonimo da 83 anni di innovazione, crescita e sviluppo. Di strada ne ha fatta molta l’azienda fondata da Maximilian Seppi (proveniente da una famiglia originaria di Ruffré in Val di Non) nel 1939 ad Appiano che negli anni Settanta passa la mano al figlio Luciano per fare il grande balzo e diventare un’impresa a livello internazionale. La produzione si sposta a Caldaro, lo stabilimento viene ampliato ma gli spazi non sono più sufficienti.
Nel 2010 l’azienda viene affidata alla terza generazione Seppi e cinque anni dopo la scelta di trasferire la produzione a Mezzolombardo, un processo di espansione che sena una nuova tappa con l’attuale sede in un complesso di 12.500 metri quadrati diventata anche la sede legale e dove sono concentrate tutte le lavorazioni ed i magazzini dislocati in quattro diverse unità produttive. Ad oggi i valori dell’esportazione si aggirano intorno al 95% della produzione.
Prima della benedizione e del taglio del nastro, l’amministratore delegato Defant ha evidenziato il piano di sviluppo dell’azienda “Per mettere in moto una fabbrica flessibile e reattiva alle continue variazioni di mercato e dei fattori esterni. Puntiamo sull’aumento della qualità del posto di lavoro e crescita delle conoscenze dei nostri collaboratori; sul raddoppio della capacità produttiva; sullo sviluppo della rete di vendita, su continua innovazione e automazione per ridurre i costi e le operazioni ripetitive e sulla riduzione dei costi di produzione. Abbiamo lavorato bene conseguendo risultati concreti e soprattutto proiettati verso il futuro” ha concluso Defant.