Selvatici sbarcherà in quel di BolognaFiere, in occasione di EIMA 2024, con una gamma completamente rivista e allargata di attrezzi agricoli. Tra questi spiccano i rotoaratri (dalla Serie 21 alla 40 SE), tra i prodotti di punta dell’azienda di San Lazzaro di Savena, nel bolognese. Si tratta di attrezzi che, rispetto agli aratri tradizionali, sono azionati tramite la presa di forza del trattore e quindi sono attrezzi portati e non trainati. Sono dotati di un albero centrale supportato da cuscinetti dove sono saldati dei bracci su cui sono montate delle piccole vanghette. Il design di questi attrezzi è stato pensato per far sì che la “camera interna” rimanga molto più libera e quindi ci siano meno possibilità di intasamento.

Una struttura che ha quindi ricadute positive sull’albero centrale, che può ruotare più velocemente lasciando una terra perfettamente coltivata, lavorata meglio e ben livellata rispetto all’aratura tradizionale. Rispetto al lavoro della vangatrice quello del rotoaratro è leggermente più rapido quindi consente una maggiore produttività e anche un minor costo di manutenzione. Il tutto mantenendo, però, le stesse caratteristiche agronomiche.

Nel catalogo di Selvatici questi attrezzi sono disponibili a partire da una larghezza minima di 90 cm fino a un massimo di 400 cm, sono pensati per un ampio range di potenze, per trattori dai 25 cv fino ai 300 cv. Tra quelle a catalogo di Selvatici, quella dei rotoaratri è la più ampia, adatta ad ogni tipologia di terreno. Possono operare con una velocità di lavoro massima di oltre i 5 km/h, con una profondità massima raggiungibile di oltre 50 cm.

Inoltre, tutti gli attrezzi Selvatici possono essere dotate a richiesta di rullo finitore (montato direttamente dietro l’albero centrale): in questo modo la lavorazione primaria (vangatura) e lavorazione secondaria (preparazione del terreno) possono essere fatte in un solo passaggio. Il rullo sbriciolatore/finitore è costituito da un tubo guidato con denti a molla induriti saldati su di esso. Il suo design particolare lo rende particolarmente adatto per creare un letto di semina perfettamente consolidato, con un buon effetto di livellamento del terreno, senza trascurare l’incorporazione di sostanza organica.

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