Durante la conferenza stampa organizzata da SDF a Lauingen in Baviera in occasione dell’inaugurazione ufficiale del nuovo stabilimento e del customer centre Deutz-Fahr Arena, Lodovico Bussolati – Chief Executive Officer del Gruppo – ha reso note le cifre dell’esercizio 2016.

Nonostante il perpetuarsi della crisi su più mercati strategici, il Gruppo di Treviglio ha chiuso il 2016 all’insegna della stabilità consolidando la crescita registrata nei precedenti esercizi. Non preoccupa né la sensibile flessione del fatturato (1.336 milioni di euro, meno 1,7 per cento rispetto al 2015) e né quella dell’Ebitda (passato da 127 milioni di euro a 119 milioni di euro).

Aumentano i volumi in Cina e Turchia

“Tale risultato – ha spiegato Bussolati – trova le sue ragioni nella realizzazione del Piano strategico deciso nel 2010, che vedeva quali elementi essenziali investimenti produttivi e commerciali per accedere ai nuovi mercati cinese e turco, nei quali siamo passati complessivamente da 127 milioni di euro del 2014 ai 278 del 2016, e un impiego straordinario di risorse in Ricerca e Sviluppo per il completamento della gamma prodotto”.

Gli investimenti complessivi nel 2016 sono stati pari a 92,5 milioni di euro, dei quali le voci più significative sono state 34 milioni di euro per il completamento del nuovo stabilimento di Lauingen e 23 milioni di euro per nuovi prodotti.

Deutz-Fahr all’attacco senza full-line

Analizzando le vendite ripartite per marchi, Deutz-Fahr continua a fare la parte del leone confermando come nel 2015 una quota del 63 per cento dell’intero fatturato del Gruppo. Segue Same passata dal 18 al 16 per cento, la cinese Shu-He cresciuta dal 9 all’11 per cento. Stabili Lamborghini col 7 per cento e Gregoire con il 3 per cento.

A differenza dei suoi principali competitor, il Gruppo di Treviglio non sembra mostrare particolare interesse per la realizzazione di una full-line di prodotti. Dopo la chiusura della partnership con Kverneland per la produzione di attrezzature per la fienagione a marchio Deutz-Fahr, non ci saranno altri accordi per tale tipologia di macchine e i concessionari SDF saranno liberi di fare le loro scelte. I vertici del Gruppo hanno inoltre smentito le voci dell’imminente presentazione di una nuova gamma di mietitrebbie ibride.

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