Chi non muore, si rivede. E loro sono decisamente duri a morire. I cingolati Warrior prodotti dalla società Scaip di San Pancrazio in provincia di Parma non sono di certo passati inosservati sotto i riflettori di Eima, calamitando l’attenzione di tanti appassionati grazie al loro caratteristico stile heavy metal. La serie conta sei unità a listino: STX 150, STX 180, STX 220, STX 290, STX 350 e STX 430. Il design del cofano non è uguale per l’intera gamma, con i modelli maggiori contraddistinti da un muso estremamente squadrato coerente alla filosofia del progetto ‘tutta sostanza e niente fronzoli’. Le motorizzazioni sono conformi ai parametri Stage V.

Scaip Warrior, ‘prestati’ all’agricoltura

Il minore della famiglia, l’STX 150, monta il quattro cilindri Fpt F36 da 3,6 litri tarato per erogare una potenza di 143 cavalli al regime di 2.100 giri al minuto. I fratelli maggiori sono invece tutti dotati di propulsori Volvo: sugli STX 180 e STX 220 c’è un quattro cilindri da 5,1 litri rispettivamente da 175 cavalli e 218 cavalli, sull’STX 290 un sei cilindri 7,7 litri da 286 cavalli, sull’STX 350 un sei cilindri 10,8 litri da 355 cavalli ed infine sull’ammiraglia STX 430 un sei cilindri 12,8 litri da 390 cavalli. La trasmissione è idrostatica ed è caratterizzata da due circuiti chiusi con pompe a cilindrata variabile, collegate a motori idraulici a pistoni assiali installati a livello dei riduttori finali epicicloidali; la gestione dell’avanzamento avviene tramite il sistema Full Speedtronic Evo che assicura un controllo preciso e armonico.

L’architettura alla base dell’azionamento dei cingoli costituisce un elemento distintivo, derivato dall’emisfero delle macchine industriali in cui il costruttore Scaip è principalmente focalizzato. I pattini in acciaio hanno una larghezza variabile a seconda del modello, da un minimo di 450 millimetri (18 pollici) a un massimo di 600 millimetri (23,5 pollici). Nonostante le importanti masse in gioco (il più piccolo STX 150 pesa 8.000 chili, mentre il più grande STX 430 arriva a ben 181 quintali), l’ampia superficie di contatto dei cingoli col terreno si traduce una ridotta pressione specifica al suolo (pari a circa 0,4 e 0,5 chili per centimetro quadrato).

Questi trattori sono adatti per applicazioni impegnative in termini di trazione come l’aratura e la ripuntatura, ma possono essere impiegati anche per altre operazioni in abbinamento a molteplici attrezzature. I Warrior sono infatti dotati di distributori idraulici ausiliari e di un robusto sollevatore posteriore, con capacità fino 12.000 chili. In più è prevista una presa di forza standard da 1.000 giri al minuto. Singolari pure a bordo Ad eccezione dell’STX 150 allestito con un elementare telaio di protezione Rops, tutti gli altri modelli sono disponibili con cabina provvista di fari a led integrati, aria condizionata e autoradio.

All’interno della struttura, collegata al telaio tramite supporti elastici e ribaltabile lateralmente per agevolare l’accesso al vano pompe, il posto di guida è caratterizzato da uno sportivissimo e stiloso volante a cloche. Assente il cruscotto anteriore; tutte le informazioni relative ai parametri della macchina sono visualizzabili sugli indicatori analogici collocati sul montante destro e sul display Lcd da 7 pollici collegato al bracciolo a fianco del joystick multifunzione di controllo della trasmissione.

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