Same Frutteto CVT. I punti di forza del ‘Best of Specialized 2019’
Se ne parlava da mesi tra gli addetti ai lavori, ma ancora nessuno aveva toccato con mano la nuova gamma Same Frutteto CVT made in SDF. L’occasione è stato il lancio ufficiale per la stampa specializzata svoltosi lo scorso 8 maggio presso la tenuta Bersi Sellini in Franciacorta. Un evento in grande stile e non poteva […]
Se ne parlava da mesi tra gli addetti ai lavori, ma ancora nessuno aveva toccato con mano la nuova gamma Same Frutteto CVT made in SDF. L’occasione è stato il lancio ufficiale per la stampa specializzata svoltosi lo scorso 8 maggio presso la tenuta Bersi Sellini in Franciacorta. Un evento in grande stile e non poteva essere altrimenti visto l’importanza della new entry nel comparto mondiale dei trattori da filare.
Sebbene riprogettati praticamente in toto, il fiore all’occhiello dei nuovi Frutteto CVT (per ora disponibili nella sola versione S, ma a breve affiancati anche dai modelli F e V) è proprio la trasmissione continua completamente realizzata a Treviglio che sposta decisamente l’asticella del prodotto verso quella fascia ‘alta’ di clientela che fino a oggi trovava in Fendt l’unico interlocutore per disporre di mezzi stepless da frutteto o vigneto. Non a caso questi piccoli concentrati di tecnologia saranno disponibili fin da subito anche nei colori Deutz-Fahr, brand global nonchè ‘premium’ del gruppo.
Same Frutteto CVT, la nuova trasmissione fa la differenza
Cofano, motori e tarature sono le uniche caratteristiche che accomunano i nuovi CVT alle macchine tradizionali in forza al gruppo. Cinque dunque i modelli tra gli 88 e i 113 cavalli tutti motorizzati coi FARmotion a 3 e 4 cilindri emissionati Stage IIIB. La sovrapposizione delle cilindrate attorno ai 100 cavalli lascia al cliente la possibilità di orientarsi su motori più o meno compatti a seconda delle esigenze di manovrabilità.
Ma veniamo alle new entry partendo dalla trasmissione. Il CVT (T3500) sviluppato da Same sfrutta due epicicloidali e due range meccanici per il lavoro in campo (da 0 a 22.8 chilometri all’ora) e per i trasporti su strada (da 0 a 40 all’ora). Il passaggio da uno stadio all’altro avviene in automatico, lasciando all’operatore l’opzione di muoversi in modalità Eco o Power (grazie a un potenziometro sul bracciolo) per massimizzare i consumi o le prestazioni. La guida è assai intuitiva, assolutamente paragonabile al feeling che normalmente si ha con gli stepless di alta potenza.
Sebbene utilizzabbile anche in manuale, il cambio dà il meglio di sé in automatico grazie al lavoro del software di controllo che consente il dialogo costante tra motore e trasmissione, adeguando in continuo la risposta della macchina al carico. L’utente non deve far altro che impostare fino a quattro velocità desiderate, selezionabili progressivamente col joysick, e accelerare. Due tasti cruise anch’essi programmabili consentono inoltre di memorizzare e richiamare due ulteriori velocità predefinite.
La frizione non si utilizza praticamente mai e anche l’uso dei freni è assai limitato grazie alla comoda funzione ‘PowerZero’ di serie che lascia ‘ingaggiata’ la trasmissione quando ci si ferma, anche in pendenza e con carichi al seguito. Per le applicazioni con presa di forza inserita basta poi orientarsi sulla modalità Pto che mantiene costante il regime della stessa indipendentemente dalla velocità di avanzamento. Bene anche l’inversore elettroidraulico impostabile su cinque livelli di aggressività.
Same Frutteto CVT, un’idraulica da campione
Come per i modelli precedenti è disponibile lo speciale allestimento ActiveDrive con assale sospeso a ruote indipendenti e controllo attivo che garantisce un comfort da big sia in campo che su strada. Di serie le funzioni ‘Anti-Dive’ e ‘Anti-Rolling’ per aumentare la sicurezza in frenata e adeguare automaticamente la rigidezza del sistema in funzione della sterzata e della velocità. Altra grossa novità interessa l’impianto idraulico. Per i CVT è infatti prevista di serie una pompa Load Sensing da 100 litri al minuto per sollevatori e distributori contro i 58 delle precedenti versioni. Un’ulteriore pompa da 42 litri al minuti serve invece l’idroguida per offrire una sterzata progressiva e modulabile anche col motore al minimo indipendentemente da altre richieste idrauliche.
Posteriormente è possibile montare fino a cinque distributori elettroidraulici, mentre altri quattro sono disponibili per l’anteriore dove se ne possono aggiungere altri due (un doppio effetto e un singolo effetto), duplicati da altrettante vie posteriori e due ritorni liberi. Il sollevatore posteriore a controllo elettronico ha una capacità massima di 2.600 chili, mentre quello anteriore, su richiesta, arriva a 1.500. Come sempre al top in casa SDF la dotazione a livello di Pto con l’innesto elettoidraulico modulato di serie, tre regimi standard (540, 540 Eco e 1.000) e la funzione Auto.
Same Frutteto CVT, le novità in cabina di regia
Rivoluzionato anche l’abitacolo (disponibile anche con filtri di Classe 4) con parabrezza monolitico senza montante centrale ed estensione verso l’alto per assicurare la massima visibilità anche con attrezzature frontali che scavallano i filari. Nuovo anche il cruscotto analogico digitale solidale con la colonna dello sterzo (regolabile in altezza e in inclinazione), realizzato sulla linea di quello in dotazione alle gamme superiori.
Upgrade a livello di comfort grazie poi al layout compatto del gruppo CVT che consente di usufruire di una piattaforma completamente piana senza alcun tunnel centrale che ostacola gambe e piedi. Il comfort è ulteriormente enfatizzato dalla presenza di 4 Hydro silent-block che isolano la cabina dalle vibrazioni. Sul bracciolo spicca infine il joystick multifunzione MaxCom anch’esso derivato dalle gamme superiori che consente di avere a portata di mano tutti i principali comandi.