Same Fortis 210 Infinity. Le virtù dei Fortis

La gamma Fortis di Same, che deriva dagli Iron e ancora prima dai Rubin, è storicamente la serie per eccellenza del gruppo di Treviglio nel segmento delle medie alte potenze. Conta infatti ben undici modelli tra i 118 e i 210 cavalli con motorizzazioni Deutz a 4 e 6 cilindri allineate al Tier 4 interim in materia di emissioni inquinanti. A differenza dei cugini Deutz-Fahr della serie 6, i Fortis non contemplano la versione stepless a cambio continuo restando fedeli al miglior powershift di casa Same, disponibile anche in versione robotizzata nell’allestimento Infinity testato in queste pagine.

D’altronde l’ormai consolidata strategia di differenziazione dei brand adottata dal gruppo nonostante la provenienza comune (i Fortis così come i Deutz-Fhar 6 e i Lamborghini Spark sono realizzati nello stabilimento tedesco di Lauingen sulla stessa linea) assegna a Same il ruolo di marchio ‘robusto e affidabile’ nella migliore tradizione del brand italiano, lasciando a Deutz-Fahr la connotazione global e tecnologica e a Lamborghini quella di stile ed esclusività. Anche la scelta del nome per questa gamma non è dunque casuale, ma attenzione a considerare i Fortis trattori tutti muscoli e niente cervello. Non stiamo certo parlando di macchine da ‘primo prezzo,’ specie nella versione Infinity che a listino, già di base, supera per il modello in prova i 127 mila euro.

L’obiettivo degli ingegneri Same, a nostro avviso centrato, era piuttosto quello di raggiungere il miglior compromesso tra prestazioni e  semplicità di utilizzo per chi necessita di mezzi a 360 gradi. Ecco dunque spiegata la scelta del powershift e di un’ampia lista  accessori, che consente di ‘costruirsi’ il trattore su misura a seconda delle proprie necessità.