Same Deutz-Fahr. Nel 2019 bene la redditività nonostante il calo di fatturato. La pandemia dovrebbe incidere per il 15 per cento sul risultato 2020
Si è svolta ovviamente online la consueta conferenza stampa annuale di Same Deutz-Fahr sui dati di bilancio. Sotto la lente di ingrandimento l’esercizio 2019 che si è chiuso con un fatturato di 1.268 milioni di euro, in calo del 7.6% rispetto al 2018. L’EBITDA è stato del 8.7% pari a 110 milioni di euro, in leggero calo […]
Si è svolta ovviamente online la consueta conferenza stampa annuale di Same Deutz-Fahr sui dati di bilancio. Sotto la lente di ingrandimento l’esercizio 2019 che si è chiuso con un fatturato di 1.268 milioni di euro, in calo del 7.6% rispetto al 2018. L’EBITDA è stato del 8.7% pari a 110 milioni di euro, in leggero calo rispetto al 9% del 2018. Tutto bene sul fronte della redditività con un risultato prima delle imposte pari a 59,3 milioni di euro, in decisa crescita rispetto ai 50 milioni dell’anno precedente, così come l’utile netto di 44,6 milioni di euro rispetto ai 42,2 milioni del 2018.
La posizione finanziariasi è chiusa con un indebitamento netto pari a 281,6 milioni di euro, valore che consente di confermare anche per il 2019 i migliori parametri di valutazione di solidità finanziaria. Tale importante risultato si è reso possibile grazie ad una gestione più efficiente dei magazzini ordinari che si sono ridotti del 18% in valore.
Same Deutz-Fahr. Difficoltà sui mercati extraeuropei
In calo la produzione di trattori che è passata dalle 33.648 unità del 2018 alle 28.868 del 2019, e di conseguenza il relativo fatturato per la debolezza dei mercati export extraeuropei, Cina esclusa, che invece si è attestata sui valori del 2018. Ribasso a livello di fatturato anche per quanto riguarda il comparto mietitrebbie con un deciso calo di produzione dello stabilimento croato dovuto fondamentalmente più a un riequilibrio degli stock che a una reale perdita di quote di mercato. Bene invece in termini numerici la produzione cinese di macchine da raccolta e la performance delle vendemmiatrici Grégoire che, nel 2019, hanno fatto registrare un record sia di fatturato, da 54,9 milioni a 70,7 milioni, che di risultato, con una crescita del 55%.
Determinante l’apporto del settore ricambi in cui si è dedicata particolare attenzione allo sviluppo della piattaforma di vendita online, che nel corso del 2020 permetterà di migliorare ulteriormente l’efficienza del servizio offerto alla clientela.
Nel segno della digitalizzazione e connettività
Le risorse dedicate nel 2019 per investimenti e sviluppo prodotto sono state pari a 60 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti. In ambito di innovazione la digitalizzazione sia dei prodotti che dei processi di vendita ha rappresentato l’asse portante delle attività svolte nel 2019.
Da un lato con la realizzazione del ‘trattore connesso’ con un focus specifico sul software gestione flotte che permette il monitoraggio da remoto dei principali parametri di funzionamento del trattore. Dall’altro con la digitalizzazione dei processi di vendita, grazie alla definizione ed implementazione del nuovo CRM (Customer Relationship Management) con particolare attenzione al coinvolgimento della nostra rete ed alla digitalizzazione delle vendite.
Il 2020 sarà una sfida per tutti
«I risultati ci consentono di mantenere inalterate le previsioni quinquennali di crescita del gruppo, anche se ovviamente l’esercizio 2020 è e sarà particolarmente sfidante per tutti noi e ci vedrà tutti impegnati a dare il meglio di noi stessi» – ha commentato Lodovico Bussolati, Ceo di SDF.
«I primi mesi del 2020 sono stati fortemente segnati dall’insorgenza della pandemia. Le attività produttive SDF sono state impattate in diverso modo in relazione alla localizzazione dei siti produttivi. In Cina gli stabilimenti si sono fermati a febbraio e già nel mese di marzo si è ritornati alla piena operatività. Nello stabilimento indiano il lockdown ha interessato il mese di aprile e ad oggi la ripresa delle attività è completata.
Decisamente migliore la situazione in Turchia che non ha avuto, ad oggi, particolari effetti restrittivi e sta ben gestendo una situazione di mercato in ripresa dopo le difficoltà dell’anno scorso. Gli stabilimenti europei di Germania e Francia hanno operato normalmente accusando qualche rallentamento soltanto per alcune difficoltà nell’approvvigionamento dei componenti provenienti dai paesi in lockdown, così come lo stabilimento di mietitrebbie croato che si è invece fermato ed è previsto riparta nel mese in corso. Completamente diversa è invece la situazione dello stabilimento di Treviglio dove la fermata produttiva si è protratta per quasi due mesi».
«In definitiva – ha concluso Bussolati – l’arretramento di fatturato per quest’anno dovrebbe assestarsi sul 15 per cento – ma nonostante ciò confermiamo gli investimenti in ricerca e sviluppo e il lancio dei nuovi prodotti previsti per l’autunno. L’auspicio è che provvedimenti di buon senso come la moratoria dello Stage V sulle scadenze 2020 e 20121 in Europa e le misure del decreto rilancio in Italia trovino effettiva applicazione».