Crisi energetica, siccità, materie prime introvabili: come se non bastasse, alle complicazioni che hanno investito il settore primario, si sono aggiunte anche le nutrie. Sì, avete letto bene: i simpatici roditori che vivono ai margini di tanti laghi e fiumi italiani sono stati la causa di un brutto incidente a Canaro, nel Polesine. I tunnel e le tane che hanno scavato sotto a un argine, infatti, hanno indebolito il terreno soprastante, tanto che un agricoltore della zona, passandovi sopra con il suo trattore mentre stava effettuando delle lavorazioni nel campo di mais limitrofo, è precipitato nel canale di irrigazione di fianco, dopo che il terreno ha ceduto sotto al peso del mezzo.

Per fortuna, grazie alla prontezza di riflessi dell’operatore, i danni sono stati limitati e non ci sono stati feriti. Tuttavia, si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che sono riusciti con un’autogru per estrarre il mezzo agricolo capitombolato nel canale. Operazioni che si sono rivelate abbastanza complicate, proprio a causa dell’instabilità dell’argine su cui stavano lavorando.

La Regione Veneto da tempo si è già attivata per arginare la proliferazione di nutrie nei campi: oltre ad indebolire gli argini dei fiumi e dei canali di irrigazione, rendendo pericoloso il transito con i pesanti mezzi agricoli, i roditori hanno effetti negativi anche su particolari tipologie di coltivazioni. La Regione, a tale proposito, sta incentivando la formazione di apposite figure professionali deputate a contenere la diffusione delle nutrie nei campi e quindi limitare i danni al settore primario.

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