Rolmako, il ‘big’ polacco delle attrezzature
Rolmako è un costruttore polacco di attrezzature la cui gamma spazia dai coltivatori ed erpici di vario tipo e misure, fino alle fasciatrici per rotoballe. Con incursioni molto interessanti persino nel segmento degli estensori per i pettini da mietitrebbia e dei piccoli mulini per cereali. Un’offerta molto ampia in cui le grandi attrezzature rappresentano una parte molto importante […]
Rolmako è un costruttore polacco di attrezzature la cui gamma spazia dai coltivatori ed erpici di vario tipo e misure, fino alle fasciatrici per rotoballe. Con incursioni molto interessanti persino nel segmento degli estensori per i pettini da mietitrebbia e dei piccoli mulini per cereali. Un’offerta molto ampia in cui le grandi attrezzature rappresentano una parte molto importante del fatturato del costruttore. L’origine polacca ha infatti guidato la ricerca e sviluppo di prodotti in grado di affrontare e risolvere le esigenze dell’agricoltura estensiva tipica dei Paesi dell’Est e del Centro Europa.
Coltivatori ed erpici per realtà di elevate estensioni
La gamma di coltivatori Rolmako è composta da diverse soluzioni tutte orientate verso le nuove tecniche di lavorazione del terreno. Minima lavorazione e ‘strip tillage’ sono all’ordine del giorno nell’azienda polacca. La sua vicinanza a Poznan, capitale dell’agricoltura del Paese, evidenzia come le soluzioni messe a punto non siano casuali. L’università locale è infatti un punto di riferimento di grande importanza per lo studio e l’applicazione delle più recenti tecnologie in campo agricolo.
Gli erpici pesanti rappresentano una soluzione particolarmente adatta su superfici di elevata estensione sostituendo in modo efficace l’aratura. Il telaio pesante delle macchine Rolmako garantisce un adeguato carico aggiuntivo su ogni disco. Il costruttore ha studiato in modo accurato la curvatura del disco e l’impostazione del suo angolo di lavoro.
Attrezzi di grandi dimensioni progettati nel segno della polivalenza
Risulta sufficiente un solo passaggio per lavorare correttamente il terreno. Fra le caratteristiche fondamentali vi è una congrua distanza tra gli elementi di lavoro. La trave posteriore si regola in modo che vi sia un’elevata distanza sotto al telaio del coltivatore: si tratta di una caratteristica importante che permette di avere buoni risultati operativi in condizioni differenti. Permette infatti un’ottimale lavorazione anche dopo la raccolta del mais o di altre colture privarili-estive.