Robotic Perception, l’automazione al servizio dell’agricoltura: il braccio Spero
Intelligenza artificiale, edge computing e gps: sono questi gli ingredienti che l'azienda israeliana ha utilizzato per lo sviluppo di questa soluzione
Durante l’ultima edizione di FIRA, la fiera dedicata ai robot agricoli svoltasi a Tolosa, Robotic Perception è scesa in campo con il potatore Spero. Realizzato dall’azienda israeliana – nazione all’avanguardia nel campo delle tecnologie 4.0 per il settore primario – specializzata nella creazione di soluzioni robotiche per irrorazione, potatura, falciatura, rilevamento e navigazione, di fatto Spero è un braccio robotico costruito per potare viti, meli e altri alberi da frutto. Il braccio robotico è dotato di un potatore elettrico e di una serie di sensori sulla punta del braccio, utilizzati per identificare i rami da tagliare.
L’operazione è gestita da un potente dispositivo edge (con l’elaborazione dei dati che, in sostanza, avviene praticamente dove quei dati hanno origine, ovvero in campo) che utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare i dati e guidare il braccio per tagliare i rami nella giusta posizione per potare frutteti e vigneti in movimento 3 o 4 bracci vengono montati su ciascun lato di un rimorchio collegato alla presa di forza del trattore.
Un altro dispositivo di bordo nella cabina del trattore viene utilizzato per monitorare il funzionamento dei bracci, mentre un dispositivo GPS può essere utilizzato per contrassegnare le immagini con informazioni sulla posizione globale e memorizzarle per scopi di gestione e monitoraggio del raccolto.