Dopo 6 mesi di trattative serrate tra le parti, il rinnovo del contratto collettivo per quadri e impiegati agricoli è finalmente realtà. Valido per il quadriennio 2024-2027, ha apportato un aumento pari al 6,9%  delle attuali retribuzioni. E le novità non sono mancate anche per gli agromeccanici, figure di vitale importanza per lo sviluppo di tutto il settore primario italiano.

Per il rinnovo del CCLN degli agromeccanici a esultare c’è Cai Agromec che, nella sede della struttura associativa più grande d’Italia, a Bergamo, insieme alle rappresentanze sindacali nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, ha comunicato la reciproca soddisfazione per questo rinnovo, che continua a valorizzare la dinamicità e l’attualità dei contenuti contrattuali, i quali peraltro rispecchiano quelli delle imprese agromeccaniche associate. Novità rilevante e innovativa è stata l’introduzione del periodo di preavviso anche per i rapporti di lavoro stagionali.

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“Nella trattativa è emersa ed è stata ripresa anche nella struttura del contratto la sempre maggior appartenenza, integrazione e rilevanza delle imprese agromeccaniche nel settore agricolo e in tutte le sue filiere produttive. L’Italia, prima in Europa, sta tracciando la strada dell’agricoltura del terzo millennio in un panorama che vede la collaborazione a 360 gradi fra l’agricoltore e l’agromeccanico, per uno sviluppo sostenibile sia economico che ambientale”. Questo il commento di Gianni Dalla Bernardina, presidente nazionale della sigla.

Dal canto suo Michele Pedriali, che ha coordinato la commissione sindacale nelle trattative, non ha mancato di ribadire che “Cai Agromec prosegue con orgoglio e coerenza la linea intrapresa, per una tutela piena che va oltre i confini del mondo agricolo”. Per un’ampia divulgazione dei contenuti del rinnovo contrattuale e per una sua corretta applicazione, sono già stati previsti incontri di formazione sul territorio nazionale.

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