Ramacca, al via i lavori per la costruzione di un impianto agrivoltaico da 42 mln €
Il progetto sorgerà su un terreno agricolo di circa 68 ettari. Centrale la collaborazione tra Miaenergie e Podini spa (immagine d'archivio)
42 mln € a sostegno dello sviluppo di energia green, in linea con le strategie sostenibili contenute all’interno del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A tanto ammontano i fondi che sono stati stanziati per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico di Ramacca, nel catanese. La struttura si prospetta come una delle più imponenti del suo genere in Sicilia e in Italia, con una produzione netta attesa di 72.500 MWh/anno e una potenza nominale installata di oltre 34.5 MWp.
Lo sviluppo per la realizzazione del grande impianto agrivoltaico di Ramacca è stato curato da Miaenergia, azienda del settore energetico guidata da Primiano Calvo. L’opera sarà realizzata da Podini S.p.A., su progetto dell’ingegner Fernando Sonnino e del professore geologo Alfonso Russi, presentata per l’approvazione al Ministero dell’Ambiente.
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Nello specifico, il costo complessivo previsto è di 42.669.964 euro. L’impianto, denominato “SOLARE RAMACCA FIUME – GORNALUNGA”, sorgerà su un terreno agricolo di circa 68 ettari, valutato come idoneo ai sensi del Dl 199/2021, ed avrà una potenza nominale installata di 34.527 MWp, con un sistema di accumulo integrato di potenza in immissione pari a 11,4 MW su strutture ad inseguimento solare: 1.096 Tracker Convert-2P single axis di cui 974 in configurazione 2P24 e 122 in configurazione 2P12.C
Come accennato in apertura, ci si attende una produzione netta di 72.500 MWh/anno di energia elettrica da fonte rinnovabile, con un conseguente abbattimento di emissioni in atmosfera di CO2 di oltre 29 mila tonnellate l’anno.
Oltre all’agrivoltaico, ci saranno anche coltivazioni rotative a Ramacca
Inoltre, la superficie non occupata dai pannelli fotovoltaici sarà coltivata in maniera rotativa con verdure e cereali locali, mantenendo l’indirizzo produttivo esistente dell’area. Le coltivazioni estensive saranno destinate a frumento duro, orzo, avena, pisello proteico, foraggere, leguminose da granella; mentre le intensive /orticole annuali a carciofi, cavoli e broccoli. Queste colture richiedono una attenzione particolare alla meccanizzazione agricola ed alla logistica di manovra dei mezzi. Accanto alla meccanizzazione verranno poi introdotte colture (come il carciofo) in grado di essere coltivate con limitato ricorso a mezzi meccanici e maggiore esigenza di manodopera.
“Questo progetto prevede la produzione di energia elettrica pulita, senza emissioni di sostanze inquinanti, allineandoci con le politiche comunitarie e nazionali che chiedono di raggiungere al più presto una transizione energetica”, ha commentato Primiano Calvo, fondatore di Miaenergia e direttore di SVILUPP.A.R.E, associazione di categoria degli Sviluppatori di Energie Rinnovabili, nata con l’obiettivo di aprire il dialogo con le Istituzioni su questi temi. “Con questo progetto puntiamo a coniugare la produzione di energia da fonti rinnovabili con la tutela del suolo e delle attività agricole con alti standard di sostenibilità agronomica, ambientale, naturalistica. Il nostro impianto azzera la combustione fossile, permettendo così una soluzione minimamente impattante sull’uomo e sull’ambiente circostante”.