“Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita”. E se a condire la consueta formula pronunciata da preti e ufficiali di stato civili ci si mette anche un trattore, di sicuro male non può fare. Come avvenuto a Modica, perla siciliana in provincia di Ragusa, dove due giovani sposi, probabilmente lavoratori nel settore primario, hanno deciso di festeggiare l’importante giorno “a modo loro”. Ispirandosi, molto probabilmente, a quanto avvenuto dieci anni fa a Scicli, altro comune del ragusano, dove una coppia di sposini aveva deciso di festeggiare le nozze all’interno di un semirimorchio agricolo trainato da un trattore.

E più che il libro, come nel celebre quinto canto della Divina Commedia, qui ad essere “ratto” fu più che altro il trattore e chi lo guidò. Tanto da spingere la coppia a decidere di fare una inusuale passerella nelle vie del centro storico (tra la chiesa e Corso Umberto I) non a bordo di un’auto d’epoca, ma sopra un ruggente trattore, un New Holland 110 90, una vecchia gloria, tuttofare di casa CNH che stregò generazioni di agricoltori. Tanto che all’interno della cabina del trattore agghindato per le nozze, appoggiata al parabrezza, campeggia una targa emblematica: “110 il re indiscusso”. O forse che il possibile entusiasmo per un brillante voto di laurea sia tracimato? Lecito ipotizzare: l’unica certezza, rimarcata anche in questo caso, è che le vie dell’amore sono infinite. E, se percorse a bordo di un mezzo agricolo, sono ancora più piacevoli.

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