PSR, dopo la Sicilia anche la Puglia nel caos
Dopo l’indagine sulle mazzette e il giro di fatture false che ha coinvolto la Regione Sicilia emersa a cavallo tra fine febbraio e inizio di marzo, un nuovo deprimente capitolo della saga PSR ha questa volta visto protagonista la Regione Puglia. PSR Puglia, la misura 4.1.A nell’occhio del ciclone Il TAR di Bari ha annullato la […]
Dopo l’indagine sulle mazzette e il giro di fatture false che ha coinvolto la Regione Sicilia emersa a cavallo tra fine febbraio e inizio di marzo, un nuovo deprimente capitolo della saga PSR ha questa volta visto protagonista la Regione Puglia.
PSR Puglia, la misura 4.1.A nell’occhio del ciclone
Il TAR di Bari ha annullato la graduatoria della misura 4.1.A del Piano di Sviluppo Rurale della Puglia destinata agli investimenti materiali e immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole singole ed associate. Una sentenza arrivata in seguito a svariati riscorsi presentati da agricoltori esclusi dalla graduatoria.
Precisamente, secondo i giudici amministrativi la Regione non ha effettuato correttamente il ricalcolo delle graduatorie della misura 4.1.A, disposto dopo l’accoglimento dei ricorsi cautelari: il risultato è stato quindi quello di aver escluso ingiustamente dal ricalcolo chi non era stato ammesso in prima battuta. Delle circa 2.000 domande presentate, il numero si è ridotto a 652.
Puglia maglia nera in termini di avanzamento della spesa
Il meccanismo censurato dal TAR è identico a quello che riguarda altre due misure relative ai contributi agli agricoltori. In ballo ci sono perciò complessivamente quasi 500 milioni di euro destinati al supporto dell’agricoltura, che rischiano di rimanere bloccati e quindi inutilizzati. Insomma, piove sul bagnato: il PSR della Puglia è l’ultimo in Italia in termini di avanzamento della spesa (solo il 31 per cento speso del monte disponibile, contro una media nazionale del 46 per cento).