Peronospora, Masaf stanzia 47 mln € per aiutare le imprese colpite
Lollobrigida: "Il nostro obiettivo è proteggere il futuro del settore vitivinicolo e offrire un sostegno concreto alle imprese danneggiate"
Eureka: finalmente, dopo una lunga attesa, avranno inizio i pagamenti dovuti alle imprese agricole colpite dalle Peronospora, una delle più gravi (e, purtroppo, frequenti) malattie delle piante in Italia, una piaga che negli ultimi anni ha travolto duramente il settore vitivinicolo, e non solo. I fondi di solidarietà, stanziati dal Masaf in conseguenza della situazione in cui versano numerose realtà, saranno erogati a partire dal 19 settembre da Agea.
Gli stanziamenti, pari a un totale di 47 milioni di euro, saranno erogati a circa 30mila imprese che negli scorsi mesi ne hanno fatto richiesta, a testimonianza di una crisi endemica che ha interessato praticamente tutte le regioni italiane. Tra i requisiti per poter accedere ai fondi di solidarietà occorreva dimostrare una riduzione di produzione di almeno il 30% nel 2023 a causa dell’infezione fungina.
Potrebbe interessarti
Icaro X4, il robot che cura i vigneti con i raggi UV-C
Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha destinato tutte le risorse disponibili per sostenere le imprese agricole colpite: 7 milioni di euro provenienti dalla legge 163/2023 e ulteriori 40 milioni dal Decreto Agricoltura. Il 40% dei fondi sarà erogato a tutte le aziende richiedenti, mentre il restante 60% sarà assegnato come quota aggiuntiva alle imprese che hanno adottato misure di prevenzione.
“Abbiamo messo a disposizione tutto ciò che potevamo per sostenere in particolare le piccole e medie imprese, che sono maggiormente vulnerabili rispetto a eventi così distruttivi”, ha dichiarato il ministro del Masaf Francesco Lollobrigida.
“Il nostro obiettivo – ha rimarcato il ministro – è proteggere il futuro del settore vitivinicolo e offrire un sostegno concreto alle imprese danneggiate. La rapidità e la gravità con cui la Peronospora si è diffusa, complice il clima eccezionale di quell’anno, hanno richiesto un intervento straordinario, e il Governo Meloni ha risposto con decisione”.