Pateer Group. Zavorre cucite su misura
Preparandosi a celebrare i 100 anni di attività, l’azienda fu fondata nel 1920 da Leo Pateer, nonno dell’attuale Ceo, il gruppo Pateer inaugura a Bruz in Francia, nel cuore della Bretagna, il suo primo Experience Center. Una struttura completamente nuova che va a fare da complemento al presente sito produttivo dove vengono sviluppati e prodotti […]
Preparandosi a celebrare i 100 anni di attività, l’azienda fu fondata nel 1920 da Leo Pateer, nonno dell’attuale Ceo, il gruppo Pateer inaugura a Bruz in Francia, nel cuore della Bretagna, il suo primo Experience Center. Una struttura completamente nuova che va a fare da complemento al presente sito produttivo dove vengono sviluppati e prodotti dal 1994 elementi posteriori e anteriori per trattori e sollevatori telescopici.
Si tratta di un moderno spazio espositivo di 700 metri quadri con sale riunioni e comode postazioni dove poter ricevere i clienti, mostrare lo stato dell’arte della propria produzione e discutere insieme dello sviluppo di singoli prodotti personalizzati. «Il nostro Centro esperienze – spiega il Ceo del gruppo Jack Pateer – è una sala per esposizioni e un centro di incontro per visitatori per mostrare i nostri prodotti, competenze e innovazione. Non vediamo l’ora di accogliere i nostri ospiti e clienti in un’atmosfera rilassata. Vogliamo essere vicini alle esigenze dei nostri clienti e offrire soluzioni su misura».
Pateer Group. Prodotti personalizzati per tutti gli Oem
Si perché la forza del gruppo Pateer sta proprio nella capacità di soddisfare tutte le possibili richieste che vengono sia dagli Oem che dagli importatori, dai rivenditori e dai clienti finali.
Specializzata nella produzione di una vasta gamma di accessori per trattori e sollevatori telescopici che spazia dalle zavorre ai ganci posteriori, passando anche attraverso alla partecipazione in Stemplinger alla fabbricaziona di prese di forza e sollevatori anteriori, Pateer realizza prodotti su misura per Agco, Cnh, John Deere, SDF e Argo, che gli Oem utilizzano come primo equipaggiamento, e che poi fornisce direttamente in after market ai vari rivenditori in tutto il mondo.
Il core business dell’azienda (che conta 380 impiegati e 220 milioni di fatturato nel 2018) è sicuramente rappresentato dalle zavorre, prodotte al ritmo di 100mila pezzi l’anno negli stabilimenti produttivi in Germania e in Cina. L’offerta è vastissima. Si va dai modelli realizzati in cemento, i più economici, a quelle in magnetite, che avendo una densità superiore hanno ingombri minori rispetto a quelle in cemento di pari peso, fino a quelle in fusione di ghisa.
Ma lo sviluppo del prodotto non si limita ai diversi tipi di materiali. In futuro, sostengono i tecnici Pateer, le zavorre individuali verranno sempre più sostituite da modelli monoblocco adattabili al musetto del trattore, si adotteranno soluzioni modulari, più versatili, in grado di adattarsi a diverse esigenze operative, e in grado di essere utilizzate anche per altri fini secondari.
Un esempio è il nuovo modello Eco-Box, disponibile in vari pesi da un minimo di 1.050 fino a 1.750 chili, che è una zavorra anteriore in cemento con un vano portattrezzi dotato di coperchio in fibra di vetro.
Per i trattori che svolgono frequenti trasporti su strada Pateer ha realizzato Bumpy, uno speciale paraurti in polietilene portato sul sollevatore anteriore che minimizza i danni di una eventuale collisione impedendo al trattore di schiacciare il veicolo tamponato. Con un design moderno e funzionale, il Bumpy è dotato di fari di lavoro e luci stradali, può essere equipaggiato con telecamere per rendere più sicure le immissioni negli incroci e può contenere una zavorra da 600 o 900 chili.
Un’altra interessante innovazione presentata in occasione dell’evento inaugurale è il sistema Quick Attach, che permette il montaggio e la rimozione di una zavorra di 300 chili sulle ruote posteriori del trattore senza necessità di avvitare o svitare alcun bullone.
Pateer Group. Oltre la presenza nelle fiere di settore
L’Experience Center rappresenta un investimento strategico nel processo di crescita del gruppo. «Le fiere sono un luogo importante per incontrare nuovi clienti – sostiene Jack Pateer – ma non sono il luogo ideale per spiegare nel modo più dettagliato e professionale l’ampia gamma dei nostri prodotti. Nel nuovo Experience Center sarà possibile un contatto più approfondito col cliente per studiare lo sviluppo di prodotti sempre più personalizzati».