PAC ai terzisti, provocazione o concreta possibilità?
Il dito verso Bruxelles lo punta Sandro Cappellini, Direttore di Confai Mantova e coordinatore nazionale del sindacato delle imprese agromeccaniche. “L’accesso dei contoterzisti alla Pac rappresenta un passo in avanti da compiere per non perdere terreno sul versante della competitività e della sicurezza sul lavoro”, queste le parole pronunciate alla vigilia di Bovimac 2017. Una […]
Il dito verso Bruxelles lo punta Sandro Cappellini, Direttore di Confai Mantova e coordinatore nazionale del sindacato delle imprese agromeccaniche. “L’accesso dei contoterzisti alla Pac rappresenta un passo in avanti da compiere per non perdere terreno sul versante della competitività e della sicurezza sul lavoro”, queste le parole pronunciate alla vigilia di Bovimac 2017.
Una torta da dividere
Un tema caldo, che bolle in una pentola pronta a scoppiare. Eppure i pareri sono ancora molto contrastanti, sia tra le cascine che nei palazzi del potere. Su un fronte si schierano i tanti sostenitori degli agromeccanici, che anno dopo anno stanno assumendo un ruolo sempre più importante nella conduzione e gestione operativa delle aziende. Dall’altro c’è la comprensibile perplessità dei tanti agricoltori che negli ultimi tempi hanno visto ridurre il valore dei propri titoli a ettaro e che sempre più spesso trovano inciampo nei Psr.
La precisazione di Sandro Cappellini
L’argomento è complesso ed entrambe le parti hanno valide ragioni per sostenere la propria tesi. Nel corso del suo intervento in apertura dell’evento di Gonzaga, Sandro Cappellini ha voluto precisare come la ‘battaglia’ portata avanti da Confai sia esclusivamente incentrata sul Secondo Pilastro della Pac (quello delle misure dedicate allo Sviluppo Rurale), senza quindi pretendere alcuna risorsa dal Primo Pilastro (quello dei Pagamenti Diretti).