Si tratta di una delle tradizioni più sentite all’interno del mondo agricolo, rimasta nel limbo per troppo tempo a causa delle crisi pandemica e delle restrizioni imposte per il contenimento dei contagi tre anni fa ma che, ora, sta gradualmente tornando in presenza, in tutta Italia. Stiamo parlando della consueta benedizione dei trattori che, dal Nord al Sud, dall’Aspromonte alle Alpi, caratterizza tutto il mondo agricolo nostrano. Già a partire dal 2022, con il venire meno delle restrizioni più severe sugli assembramenti, alcuni paesi, con il supporto delle parrocchie locali e delle organizzazioni locali, avevano ripreso a celebrare la sentita tradizione. E con l’inizio del nuovo anno la tradizione è gradualmente ripresa a macchia di leopardo per tutti i campi d’Italia.

Come è avvenuto la scorsa domenica a Orvieto, nel sud dell’Umbria, dove nella mattinata il parroco dello storico Duomo (tra i più visitati d’Italia), don Marco Pagnotta, ha benedetto i trattori che si erano riuniti nella piazza antistante, dopo aver percorso le vie del centro. Una giornata gioiosa, di sole splendente, organizzata dal Gruppo Trattoristi Orvieto e a cui ha preso parte buona parte della cittadinanza. Tante le famiglie con bambini che hanno potuto vedere e toccare con mano i bestioni a quattro ruote che, quotidianamente, lavorano i campi e permettono lo sviluppo del settore primario in Italia.

«Una festa che ha rinnovato una tradizione che si è consolidata negli ultimi anni e che è tornata ad animare piazza Duomo due anni dopo lo stop a causa della pandemia è stato bello vedere la presenza e la partecipazione di tanti giovani che si stanno avvicinando al settore agricolo mantenendo viva una delle vocazioni del nostro territorio. È dalla terra che nascono le nostre grandi eccellenze enogastronomiche, dall’olio al vino solo per citare le principali, per cui la nostra città è conosciuta in Italia e nel Mondo». Questo il commento di Roberta Tardani, sindaca di Orvieto, presente insieme all’assessore Gianluca Luciani.

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