Il Masaf scende in campo per sostenere l’ortofrutta italiana. E, in vista dell’approvazione della legge di bilancio 2024 (di cui, proprio in questi giorni, sono uscite le prime bozze), ha organizzato un tavolo presso la sede di via XX Settembre al quale hanno partecipato le associazioni di categoria e lo stesso ministro Francesco Lollobrigida. Tra le tante proposte spicca, senza dubbio, quella relativa allo stanziamento di un fondo emergenze da 270 mln € in legge di bilancio. Senza tralasciare l’importanza crescente che la collaborazione con mense e ristorazione dovrà ricoprire nei prossimi anni per lo sviluppo del comparto ortofrutticolo.

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“In legge di Bilancio – ha esordito Lollobrigida nel suo intervento al tavolo dell’ortofrutta – abbiamo chiesto 20 milioni per i prestiti cambiari in favore del settore ortofrutticolo. Con apposito decreto ministeriale, abbiamo previsto 9,4 milioni di euro per sostenere il settore degli agrumi dal malsecco, 10 milioni di euro per la filiera della pera e 2 per quella dei kiwi. Infine, avvieremo un’apposita campagna di comunicazione sul consumo di frutta e verdura”.

“I dati di Ismea raccontano delle difficoltà del settore ortofrutticolo. In un’ottica di sostegno al comparto, abbiamo inoltre previsto in manovra un fondo emergenze da 270 milioni di euro per il triennio 2024-2026. Il nostro obiettivo, però, non è convocare questa riunione solo per raccontare le criticità, ma per pianificare lo sviluppo di un asset nevralgico per la nostra economia e che sconta un evidente divario infrastrutturale, oltre ad aver pagato enormi conseguenze a causa di alluvioni e siccità. Per rilanciare la filiera sarà determinante puntare su innovazione e ricerca”, spiega Lollobrigida.

Ortofrutta, le sfide per la tenuta del sistema

“La sfida che abbiamo di fronte, e che abbiamo il dovere di raccogliere, è quella di conquistare i mercati internazionali. Paghiamo, evidentemente, un’eccezionale gravità in termini di ritardo sul trasporto merci, criticità sulla quale il Governo Meloni lavora insieme. Dobbiamo rafforzare il sistema, perché i mercati puntano su bassi prezzi a scapito della qualità. Se si assottigliasse il divario tra l’Italia e altre Nazioni su questo aspetto, considerando il gap sui trasporti, ci troveremmo di fronte a un rischio potenziale per il futuro. Su questo, abbiamo i fondi del Pnrr da sfruttare”, continua il ministro.

“Lavoriamo per rendere trasparente il processo filiera: dove nasce un prodotto, da dove arriva, chi ci guadagna. Dobbiamo farlo per dare risposte anche alle famiglie che fronteggiano il caro carrello. Le posizioni dominanti, infatti, non devono umiliare la dignità delle produzioni. Servono controlli, regole e collaborazioni. Proprio come quella che abbiamo attivato con Mc Donald’s, che solo qui da noi si è arreso alla qualità inserendo nei propri menu piatti farciti con pomodoro pachino, acquistando 240mila kg di prodotto che ha salvato un’intera filiera. La ristorazione, infatti, porta un valore aggiunto, in questa direzione va la candidatura della Cucina a patrimonio Unesco. Senza dimenticare il settore delle mense scolastiche che rappresenta un’opportunità da valorizzare”, aggiunge il ministro Lollobrigida.

A conclusione del tavolo, nell’atrio del Masaf, si è tenuta una degustazione di frutta e verdura, a cura di Fruitimpresa, con i dipendenti che ogni giorno si impegnano per difendere e tutelare l’agricoltura italiana.

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