Ortofrutta, nel 2021 è record per l’export con 5,6 mld €. Ma nel 2022 pesano i costi dei trasporti
I dati sono emersi durante l'intervento della Coldiretti nel contesto di MacFrut, l'appuntamento dedicato al settore della frutta e della verdura in corso di svolgimento alla Fiera di Rimini. La sigla è presente al Padiglione B5 – stand 075
La fiera Macfrut, in corso a Rimini proprio in questi giorni, ha rappresentato l’occasione ideale per fare il punto sullo stato del mercato dell’ortofrutta in Italia. Che, in base a quanto emerso dall’analisi della Coldiretti sui dati Istat, è arrivato all’appuntamento forte di numeri da capogiro per le esportazioni nel 2021: con quasi 5,6 mld € totali (+8%), quello registrato nel 2021 per l’export di frutta e verdura italiani è infatti il numero più alto di sempre (con valori doppi rispetto al 2000), che testimonia una ripresa sorprendente dopo le grandi difficoltà patite nel 2020, l’annus horribilis della pandemia. Ma, nonostante i risultati estremamente positivi, Coldiretti ha comunque frenato gli entusiasmi, sottolineando che il settore dell’ortofrutta, nel 2022, sta affrontando problematiche serie, che ne mettono a repentaglio la crescita. Tra queste spicca, per esempio, l’aumento vertiginoso dei costi di trasporto che pesa su un settore dove il conto della logistica arriva ad incidere fino al 30-35% per i prodotti freschi.
Con quasi 5,6 miliardi di euro (+8%) è record storico per la frutta e la verdura Made in Italy all’estero con le esportazioni che hanno raggiunto nel 2021 il massimo di sempre raddoppiando i valori registrati al debutto del secolo, ma il risultato è ora messo a rischio dal traumatico aumento dei costi di trasporto che pesa su un settore dove il conto della logistica arriva ad incidere fino al 30-35% per i prodotti freschi.
Ortofrutta, l’andamento comparto per comparto
I prodotti del settore dell’ortofrutta Made in Italy che in valore crescono di più all’estero – spiega Coldiretti – sono le albicocche (+75%), le mele (+5%), i kiwi (+2%), i pomodori (+10,5%), le lattughe (+4%), i cavoli (+10%), stabile l’uva (+0,4%) mentre calano gli agrumi (-9%) e le patate (-15,6%). I consumatori che apprezzano di più frutta e verdura italiane sono i tedeschi che mettono nel loro carrello della spesa quasi 1/3 (30,4%) di tutto quello che – rileva Coldiretti – viene spedito all’estero dal Belpaese con un valore che sfiora 1,7 miliardi nel 2021 in crescita del 5%. Dietro la Germania si piazza la Francia con oltre 580 milioni di euro di acquisti di ortofrutta italiana seguita dall’Austria con quasi 354 milioni.
Ma il trend rialzista coinvolge, nonostante le difficoltà legate alla Brexit, anche il Regno Unito dove i consumi crescono del 7,7% per un carrello della spesa che vale oltre 279 milioni di euro. La crescita degli acquisti aveva interessato anche l’Ucraina nel 2021, prima dell’invasione russa che ha gettato il paese in un baratro di crisi e violenza senza precedenti.
In questo scenario l’impennata dei prezzi dei carburanti – continua Coldiretti – rischia di scatenare una tempesta sui costi della logistica con l’Italia che deve già affrontare per il trasporto merci una spesa aggiuntiva di 13 miliardi di euro rispetto ai concorrenti degli altri Paesi. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro al chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro).
“In tale ottica è determinante agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo” conclude il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “il caro energia ha aumentato il gap competitivo del nostro Paese”.