A più di un mese dall’istituzione della posizione di Commissario nazionale contro la siccità, dal Governo è finalmente arrivata la nomina: si tratta di Nicola Dell’Acqua, manager dalla lunga esperienza in agricoltura, campo in cui ha, tra l’altro, vanta una grande conoscenza soprattutto in merito alle tecnologie irrigue. Già direttore dell’agenzia Veneto Agricoltura e presidente dell’associazione delle agenzie regionali, da tempo Dell’Acqua è coordinatore dei progetti regionali commissionati per far fronte alla grave crisi idrica che ha travolto le campagne venete nel 2022, uno degli anni più caldi di sempre.

In base a quanto stabilito per l’istituzione della posizione, Dell’Acqua potrà rimanere in carica fino al 31 dicembre 2023, con la possibilità di una proroga del suo incarico anche per il 2024. Tra i compiti del neo commissario figura la gestione delle procedure per la realizzazione di dighe, canali e invasi, finalizzati alla gestione ottimale della risorsa idrica, mai così scarsa da anni a causa della siccità che anche a inizio 2023 ha interessato i principali bacini idrografici del Paese, soprattutto nella Pianura Padana.

Nello svolgimento delle sue mansioni, il commissario sarà affiancato da una cabina di regia tecnico-politica, guidata dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini, per la pianificazione degli interventi strutturali di medio-lungo periodo. Le mansioni del commissario sono state indicate nel cosiddetto ‘decreto siccità’ approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 6 aprile. Nel decreto, oltre alle indicazioni per il potenziamento delle strutture esistenti e la costruzione di quelle nuove, ha introdotto anche un regime semplificato per la realizzazione delle infrastrutture a partire dai fondi stanziati dal PNRR che, ancora, non sono gestiti in modo ottimale (lo sblocco è ancora parziale) dalle amministrazioni, sia locali che regionali.

“Auguro buon lavoro al neo commissario per la siccità, Nicola Dell’Acqua. La sua esperienza e la sua professionalità, come dimostrano le esperienze da direttore di Veneto Agricoltura e presidente dell’associazione delle agenzie regionali per lo sviluppo agronomico, saranno garanzia per affrontare con serietà un fenomeno che non può più essere definito emergenza e che rischia, oltre alle altre problematiche, di mettere in ginocchio il comparto dell’Agricoltura”. Questo il commento del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida sulla nomina del commissario in Cdm.

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