Nonostante il profilo semplice e il carattere proletario, la si può definire una gloriosa stirpe. Quella dei TD è una lunga storia che ha visto mischiarsi in modo armonico il sangue blu New Holland e quello rosso Fiatagri. Difficile stabilire l’anno dal quale far partire la vivace timeline. Ciò che è indiscutibilmente vero è che i primi TD nacquero nel 2002 con la serie TD5000, la prima a raccogliere l’eredità dell’indimenticabile serie 66. Cruciale fu poi l’anno 2008 che segnò, con l’avvento delle motorizzazioni Tier 3, il passaggio alla moderna nomenclatura TD5. Si trattò di un frangente importante in cui fu introdotto il nuovo design, sostanzialmente mantenuto sino ad oggi.

Ad Eima 2014 sono stati presentati i primi modelli Tier 4A, entrati poi concretamente nel mercato italiano nella primavera 2015. Dei sei modelli TD5 presenti oggi nel portafoglio prodotti New Holland, solo i quattro di maggiore potenza (TD5.85, TD5.95, TD5.105 e TD5.115) sono disponibili con la nuova motorizzazione. I due modelli minori (TD5.65 e TD5.75) sono tutt’ora rimasti equipaggiati con propulsori Tier 3; entrambi usciranno dalla produzione a fine anno e verranno definitivamente sostituiti dall’upgrade dei T4 PowerStar.  

Quindi, molto probabilmente dal 2016 resteranno a listino solo i quattro modelli TD5 già emissionati Tier 4 interim. Noi abbiamo avuto la possibilità di provare uno dei primi TD5.95 di nuova generazione e di apprezzarne i sensibili aggiornamenti tecnici.

[fusion_builder_container hundred_percent=”yes” overflow=”visible”][fusion_builder_row][fusion_builder_column type=”1_1″ background_position=”left top” background_color=”” border_size=”” border_color=”” border_style=”solid” spacing=”yes” background_image=”” background_repeat=”no-repeat” padding=”” margin_top=”0px” margin_bottom=”0px” class=”” id=”” animation_type=”” animation_speed=”0.3″ animation_direction=”left” hide_on_mobile=”no” center_content=”no” min_height=”none”][fusion_tagline_box backgroundcolor=”” shadow=”no” shadowopacity=”0.1″ border=”1px” bordercolor=”” highlightposition=”top” content_alignment=”left” link=”http://www.vadoetorno.com/abbonamenti.aspx?lang=it” linktarget=”_blank” modal=”” button_size=”xlarge” button_shape=”square” button_type=”flat” buttoncolor=”” button=”ABBONATI SUBITO” title=”Scopri di più” description=”Leggi la prova completa sulla rivista Trattori ” animation_type=”0″ animation_direction=”down” animation_speed=”0.1″ class=”” id=””][/fusion_tagline_box][/fusion_builder_column][/fusion_builder_row][/fusion_builder_container]

In primo piano

Tractor of the Year 2025, ecco chi ha vinto

Nella categoria HighPower vince il Case IH Quadtrac 715. Fendt, invece, si porta a casa il titolo nella categoria MidPower. Steyr, invece, con il 4120 Plus vince negli Utility. Antonio Carraro convince negli Specialized. Ecco tutti i vincitori

Articoli correlati

Case IH Quadtrac 715, megalotractor. La prova in campo

Più potenza e un’impronta al suolo più ampia, componenti rinforzati e un impianto idraulico twin flow consentono al Quadtrac 715 di gestire gli attrezzi più grandi con ritmi di lavoro più elevati senza danneggiare la struttura del terreno. Lo abbiamo provato sui campi italiani

Arion 660 Cmatic, best in Claas. La prova in campo

Il più venduto di casa Claas è un trattore a 360 gradi per i campi europei. Tanta sostanza e un pieno di automatismi per facilitare il compito dell’operatore a tutto beneficio di prestazioni e comfort. Ecco le nostre impressioni