New Holland T7.315 HD, transizione digitale. Le impressioni sul campo
Prestazioni ottimizzate grazie alle enormi potenzialità offerte dalla tecnologia PLM Intelligence. Cabina riprogettata per un comfort di lavoro senza precedenti
Parliamoci chiaro. Dal punto di vista meccanico non ci sono differenze sostanziali tra il precedente modello Stage V introdotto nel 2019 e l’attuale New Holland T7.315 HD PLM Intelligence. Il motore è lo stesso, la trasmissione Auto Command è la stessa (pur con aggiornamenti al software e miglioramenti qualitativi a livello di componenti) e il telaio è assolutamente invariato.
Nessun cambiamento apparente neanche a livello estetico, ma il nuovo New Holland T7.315 HD PLM è un trattore completamente diverso, che guida il marchio New Holland nella transizione digitale verso un modo di fare agricoltura più moderno, tecnologico, interconnesso.
Il sistema PLM Intelligence, insieme agli interni della cabina completamente riprogettati, trasforma questa macchina in un ufficio da campo confortevole e accogliente da cui accedere con semplicità ai propri software agronomici di fiducia non solo per ottimizzare le operazioni, aumentare l’efficienza e la precisione del lavoro, ma anche per migliorare il processo decisionale e la pianificazione delle attività attraverso una più accurata analisi dei dati e delle performance.
Il tutto utilizzando un’interfaccia digitale e una logica di comando che diventerà comune a tutte le macchine New Holland. La prova corredata dai grafici tecnici, di rendimento e dal confronto con gli altri trattori della stessa categoria, è disponibile sul numero di novembre della rivista Trattori (p.46), sfogliabile online.
New Holland T7.315 HD , la meccanica. Ottimizzato il cambio continuo con interventi su software e componenti
La PLM Intelligence di ultima generazione è la nuova architettura elettronica che verrà adottata in tutte le macchine New Holland di nuova generazione. Chi le utilizza potrà così ritrovare la stessa logica di utilizzo passando da una macchina all’altra e accedere con facilità ai dati utili per migliorare l’efficienza e la redditività del lavoro da svolgere.
In pratica segna il passaggio dalle pratiche agricole tradizionali all’agricoltura 4.0, che grazie ai sensori e alle tecnologie di connessione, trasmissione e gestione dei dati mette nelle mani degli agricoltori gli strumenti per pianificare in anticipo tutte le attività, gestire in tempo reale il funzionamento e le prestazioni delle macchine e delle attrezzature abbinate per ottimizzare le rese e i costi dei fattori produttivi.
La struttura è simile alla versione del 2019, ma le novità digitali rivoluzionano il mezzo
Con un passo di 2.995 millimetri, un peso operativo variabile tra 10,5 e 12,5 tonnellate, e 313 cavalli di potenza massima, il New Holland T7.315 HD si inserisce in quella nuova categoria di trattori moderni caratterizzati da un favorevole rapporto peso/ potenza, ambiti soprattutto da contoterzisti e grandi aziende che devono passare frequentemente dai lavori in campo aperto ai trasporti.
La struttura del T7.315 HD rimane quella del modello 2019, con lo stesso motore Stage V a funzione portante, il ponte anteriore con sospensioni Terraglide nella versione con freni, e il sistema di controllo automatico della doppia trazione e dei differenziali Terralock. Ad aumentare l’effcienza della frenata, soprattutto in discesa, c’è poi in questo caso l’optional
del freno motore. Dotato di un pacco di radiatori di generose dimensioni, il modello in prova dispone anche di ventola motore reversibile, per mantenere il sistema di raffreddamento sempre pulito e in perfetta efficienza. Gli intervalli di sostituzione dell’olio motore sono di 750 ore, e non essendo necessario il filtro antiparticolato, la manutenzione è assai ridotta. In campo il comportamento del 6 cilindri FPT è brillante e i consumi assai contenuti. In prova, sollecitato al massimo della potenza col coltivatore Ma/Ag da 5 metri trainato a 1.800 giri a 8,5 chilometri orari il consumo medio è stato di 55 litri/ora.
Più fluida, meno rumorosa
La trasmissione a variazione continua Auto Command va poi via fluida come non mai grazie all’aggiornamento del software e all’adozione di componenti di qualità migliorata. Caratterizzata da 4 gamme meccaniche, e quindi da quattro punti di presa diretta del moto posizionati in corrispondenza delle velocità operative più frequentemente usate in campo e nei trasporti, sfrutta una tecnologia a doppia frizione per non interrompere mai la coppia tra zero e 50 chilometri orari e si gestisce facilmente tramite la nuova leva multifunzione CommandGrip.
Grazie a un comando proporzionale, spingendo la leva in avanti si accelera, tirandola indietro si decelera. L’impianto idraulico con pompa load sensing da 165 litri al minuto è qui abbinato a 4 distributori posteriori e due ventrali, tutti a comando elettroidraulico
La semplicità è una virtù, soprattutto quando si parla di motori per uso agricolo. Adeguarsi alle normative antinquinamento ha però aumentato la complessità dei moderni propulsori, che hanno dovuto gioco forza ‘appesantirsi’ di sofisticati sistemi di trattamento dei gas di scarico. FPT, lavorando sull’efficienza della combustione, e senza variare il layout e quindi le dimensioni del motore Stage IV, è riuscito col sistema HI-eSCR2 a contenere complessità ed emissioni.
Il motore FPT NEF N67 Ent
La cabina Horizon Ultra New Holland: più visibilità, meno rumore e nuovi comandi ergonomici
Se fuori sembra tutto come prima, dentro è tutto diverso. Innanzitutto l’abitacolo è più grande. Il volume è aumentato del 7,5 per cento e c’è l’11 per cento di superficie vetrata in più. La visibilità quindi migliora, anche per la curvatura del parabrezza nella parte superiore e per l’estensione verso il basso della finestra posteriore. La portiera è più grande per un più facile accesso e i passaruota più bassi danno la sensazione di avere ancora più spazio a disposizione.
Il nuovo telaio a quattro montanti, realizzato con saldatura robotizzata, e il perfetto isolamento della trasmissione abbassano notevolmente il livello fonometrico, che con il motore al massimo dei giri si mantiene al di sotto dei 66 decibel. Appena saliti, l’attenzione viene catturata dal display digitale a colori posizionato inusualmente al centro del volante.
Sostituisce il classico cruscotto della strumentazione e si apprezza per la nitidezza delle immagini e l’assenza di riflessi. Numerosi vani portaoggetti e uno scomparto frigo da 20 litri consentono poi di tenere tutto in ordine e di conservare cibo e bevande fresche per tutta la giornata di lavoro.