Il New Holland T5.100S è il modello di punta della nuova gamma light utility del produttore in forze presso il gruppo CNH Industrial. La serie che in realtà conta solo due opzioni, da 90 e 100 cavalli, si piazza come entry level della numerosa famiglia T5, non a caso la ‘S’ sta per Essential. Al di là delle dimensioni e degli allestimenti i T5 si distinguono a seconda del tipo di trasmissione.

Gli S, come il nostro 100, montano il gruppo meccanico 12 più 12 con o senza PowerShuttle; stessa unità per i T5 Utility ma con l’Hi-Lo elettroidraulico, semi powershift 16/16 per i T5 Electro Command, mentre i T5 Dynamic Command sfruttano il cambio doppia frizione con 8 marce sotto carico e infine i T5 Auto Command la trasmissione continua.

Se dunque da un lato il brand sta spingendo su automazione, elettrificazione e biometano dall’altro punta all’allargamento e al miglioramento della gamma utility offrendo in questo caso il massimo al minimo prezzo (69.371 euro senza optional). I nuovi T5S sono infatti assai curati a livello di comfort ed ergonomia oltre che estremamente versatili e robusti. Ovviamente la motorizzazione è Stage V e, plus non da poco, possono essere equipaggiati con le ultime tecnologie di precision farming del brand.

New Holland T5.100S, quel che non c’è non si rompe

Realizzati nello stabilimento turco di Erenler e presentati all’ultima Eima, i T5S mandano di fatto in pensione i vecchi T4 e TD5 creando una naturale estensione verso il basso della gamma T5, assai apprezzata in termini di vendite nel Bel Paese in tutte le sue sfaccettature (da ‘basic’ a ‘premium’). Il T5.100S che abbiamo avuto l’occasione di testare lo scorso autunno è l’ideale per chi necessita di un trattore economico, compatto, leggero, versatile e facile da utilizzare. Senza però rinunciare alle prestazioni e a un livello di comfort degno delle classi superiori. I suoi campi di utilizzo vanno dunque dalla fienagione, alla zootecnia, alla movimentazione con caricatore, alla semina, all’irrorazione e a tutte le lavorazioni leggere in campo aperto.

In sostanza, il classico 100 cavalli su cui saltare in sella tutti i giorni per svolgere le innumerevoli attività aziendali. Motore pulito e collaudato Sotto il cofano alloggia il collaudatissimo 4 cilindri Fpt F5 da 3,6 litri in grado di erogare 101 cavalli a 1.900 giri e soprattutto l’esuberante coppia di 450 Nm già a 1.300 giri al minuto, con una risalita del 47 percento che consente di affrontare con disinvoltura salite o picchi di carico. La conformità allo Stage V è garantita dall’ormai ben nota tecnologia Hi-eScr 2 sviluppata da Fpt Industrial, contraddistinta da un modulo di post-trattamento compatto che integra l’Scr, il Doc, il Dpf e l’iniettore dell’AdBlue in modo da non impattare sul layout del trattore.

Una soluzione che consente di limitare il ricorso all’Egr per il ricircolo dei gas di scarico (inferiore al 10 per cento), comunque presente per diminuire le dimensioni dell’Scr. In questo modo l’interà unità ‘anti emissioni’ è sotto al cofano migliorando la visibilità ed evitando fastidiose ‘appendici’ laterali alla base dello scarico. L’intervallo di sostituzione dell’olio è di 600 ore e i controlli giornalieri di routine sono tutti eseguibili dal lato sinistro sollevando il cofano monoblocco. Il cambio è interamente meccanico, con quattro marce sincronizzate che si innestano all’interno di 3 gamme per un totale di 12 rapporti.

Le due leve sono posizionate alla destra del sedile e ovviamente si azionano premendo la frizione, da fermi per le gamme, in movimento senza problemi le marce. Stesso discorso per l’inversore meccanico al volante, però eventualmente disponibile anche ad azionamento idraulico (powerShuttle). Con il superriduttore opzionale il trattore T5.100S è in grado di procedere a una velocità di appena 0,12 km/h e guadagna altre 8 marce in entrambi i sensi.

Stiamo dunque parlando di cambio entry level, sicuramente immediato nell’utilizzo, a basso assorbimento ed estremamente robusto, mantenuto tale per contenere i costi garantendo un buon equipaggianto a livello di idraulica e comfort. Va detto che nel caso di utilizzo prevalente con caricatore frontale è preferibile la versione PowerShuttle (3.856 euro in più). Opzione, quest’ultima, abbinata all’innesto servoassistito della presa di forza e al bloccaggio differenziale posteriore con inserimento elettroidraulico.

Una garanzia: con oltre 5 milioni di motori venduti negli ultimi dieci anni , la serie F5 di Fpt rappresenta un must nel settore agricolo. Il New Holland T5.100S monta l’F36 Stage V, che rappresenta la soluzione flessibile Fpt Industrial per applicazioni leggere e di fascia media superiori a 56 kW (75 CV), offrendo prestazioni elevate e bassi costi operativi con un layout molto compatto, fondamentale per le applicazioni su trattori di queste dimensioni.

Stesso discorso per l’assale anteriore, previsto di base con differenziale limited slip, mentre è dotato di bloccaggio elettroidraulico al 100 per cento per i modelli con PowerShuttle. L’impianto idraulico Mega Flow è alimentato da una doppia pompa in tandem con portata complessiva di 100 litri al minuto. Il circuito ad alta pressione da 64 litri al minuto (82 in optional) serve il sollevatore e i distributori ausiliari, mentre allo sterzo la disponibilità idraulica è di 36 litri al minuto, il che garantisce risposte sufficientemente pronte e reattive.

I comandi sono ad azionamento meccanico, e l’opzione elettronica non è prevista né per il sollevatore (su richiesta il controllo meccanico Lift-O-Matic) né per i distributori. La capacità di sollevamento massima è di 4.400 chili e al massimo si possono installare fino a 3 distributori posteriori di cui due di serie e 2 ventrali, con comando da joystick in opzione. Su richiesta anche il sollevatore anteriore da 1.400 chili e la possibilità di ottenere la predisposizione per il caricatore frontale direttamente dalla fabbrica.

New Holland T5.100S, l’abitacolo è sicuramente un punto di forza dei T5S

Il trattore è semplice, i comandi sono essenzialmente meccanici, ma a una cabina confortevole ed ergonomica nessuno vuole rinunciare, e quella T5.100S ha tutte le caratteristiche per mettere l’operatore a suo agio nel lavoro. Due ampie portiere laterali consentono di accedervi da entrambi i lati del trattore, il pavimento è piatto e le leve dei comandi sono ben disposte. La struttura poggiata su silent block è a quattro montanti, e perciò la superficie vetrata è di ben 5 metri quadri e consente una visibilità perfetta a 360 gradi.

Intelligentemente, il design del tetto amplia la visibilità anche verso l’alto, facilitando le operazioni col caricatore. Sono dettagli, ma non irrilevanti, e denotano la cura con cui queste macchine sono state progettate e l’attenzione alle esigenze pratiche degli utilizzatori. Il design, anche della carrozzeria esterna, è dunque moderno e funzionale, nello stile dei modelli New Holland delle gamme superiori. All’interno dell’abitacolo il passaruota di destra fa da console per le leve delle gamme e delle marce, dell’acceleratore manuale, delle leve che azionano i distributori e dei comandi del sollevatore.

A sinistra, proprio di fianco al sedile, sono invece posizionate le due leve per la selezione della velocità e l’inserimento della presa di forza. Il cruscotto di tipo analogico-digitale presenta un comodo display centrale per l’impostazione e il controllo dei parametri. Il sedile in tessuto è dotato di sospensione meccanica o pneumatica. Molto interessante la possibilità di equipaggiare il trattore con il sistema telematico PLM Connect, la guida automatica EZ-Pilot e il display IntelliView 4. Quest’ultimo è compatibile con le funzioni Isobus Universal Terminal e Task Controller che permettono di eseguire varie operazioni in campo con maggior precisione.

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