La storia dei telescopici agricoli New Holland inizia a fine anni 90. In principio, non fu farina del sacco Cnh. I primi telehandler del brand furono infatti figli dell’intensa love story con Manitou. Per 10 anni il rinomato costruttore francese sfornò i movimentatori serie Lm e Lma cedendo di fatto il proprio prestigioso know how a quello che a breve sarebbe diventato un effettivo competitor.

La svolta è a cavallo tra il 2007 e il 2008, quando New Holland abbandonò la fornitura Manitou ed intraprese la strada dell’autoproduzione nel proprio stabilimento di Lecce. La prima gamma di telescopici concepita nel sito industriale pugliese è costituita dalla famiglia degli Lm 5000 che di fatto restò in produzione fino al  2014. Nel 2015 esordisce infatti la nuova gamma Lm, attualmente disponibile nel portafoglio prodotti del marchio.

Una vera e propria rivoluzione in termini di contenuti tecnologici che ha coinvolto il motore, la geometria strutturale del braccio, la cabina, il cambio e gli assali. Dei sette modelli che compongo l’offerta New Holland, abbiamo provato l’LM7.35 coerentemente alle specifiche del segmento agricolo che vede nel 7 metri il  jolly più adatto per l’azienda media.

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