New Holland 80-66 S. La riscossa del classe ’81
Era il 1981 e New Holland, allora Fiat Trattori, presentava al pubblico la serie ‘66’. Stiamo parlando di una gamma di trattori pedanati tra i 54 e i 78 cavalli. Trattori che erano definiti ‘giornalieri’, perchè destinati alle mille attività quotidiane che si espletano nelle piccole e medie aziende. Il modello più potente si chiamava […]
Era il 1981 e New Holland, allora Fiat Trattori, presentava al pubblico la serie ‘66’. Stiamo parlando di una gamma di trattori pedanati tra i 54 e i 78 cavalli. Trattori che erano definiti ‘giornalieri’, perchè destinati alle mille attività quotidiane che si espletano nelle piccole e medie aziende.
Il modello più potente si chiamava 766 DT. Tale sigla venne cambiata in 80-66 quando il motore originale fu sostituito dall’Iveco 8045.45 a 4 cilindri, che fece salire la potenza a 80 cavalli.
A questo intervento così radicale sono poi seguite innumerevoli altre modifiche e miglioramenti. Tra queste, l’adozione di un cambio con inversore sincronizzato a cui si deve l’inserimento del suffisso S per l’ultima versione della gamma, lanciata nel 2001.
New Holland 80-66 S. Un ventennio da protagonista
Ai non addetti ai lavori riproporre una gamma con 20 anni di onorata carriera sulle spalle e un look ormai decisamente vintage faceva sorridere. Alcuni si chiedevano cosa centrasse questa specie di fossile vivente con il nuovo millennio della meccanizzazione agricola.
La risposta veniva ovviamente dal mercato. Solo un anno prima New Holland lanciò una campagna promozionale per far fuori tutte le ‘scorte’ dell’80-66 che, non dimentichiamoci, è stato il trattore più venduto al mondo.
Grazie anche a un buon prezzo, non solo tutte le macchine andarono a ruba in un attimo, ma decollarono le nuove richieste, al punto da convincere l’head quarter a rilanciarlo, in versione S.
Tutto ciò a dimostrazione che esisteva una forte domanda di trattori semplici ed economica, parallela e analoga a quella per le macchine più sofisticate e moderne.
Ecco dunque che all’affidabile 3,9 litri Iveco viene abbinato il rude cambio 12 più 12 aggraziato con ingranaggi elicoidali, inversore sincronizzato e la possibilità di 8 super ridotte aggiuntive.
Su richiesta, una cabina spartana come il resto del trattore, con l’unico pregio di far lavorare al coperto.