Il ciclone ‘Attila’ ha già iniziato a sferzare in lungo e in largo tutta Italia, in quella che si prevede come una settimana caratterizzata da maltempo diffuso, tanto da spingere la Protezione Civile a dichiarare l’allerta gialla su ben 5 regioni (Abruzzo, Marche, Molise, Basilicata e Calabria) e su settori di Emilia Romagna, Umbria, Campania e Puglia. L’ondata di maltempo, che caratterizzerà anche il Nord Italia, porterà neve e gelo diffusi, non solo sulle zone alpine e appenniniche ma anche su quote più basse. E i trattoristi non si faranno cogliere impreparati: la Coldiretti ha infatti annunciato la mobilitazione di numerosi mezzi agricoli per garantire le operazioni messa in sicurezza delle strade, tramite spalaneve e distribuzione del sale contro il gelo.

Contro neve e gelo arrivano i trattoristi della Coldiretti

Una mossa importante, finalizzata a garantire la viabilità e scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni nelle aree più impervie, interne e montane. I trattori con allestimenti da neve garantiranno quindi gli approvvigionamenti alimentari agli animali nelle stalle e consegneranno il latte raccolto quotidianamente in una situazione in cui l’improvviso cambiamento delle condizioni climatiche potrebbe creare difficoltà soprattutto alle aziende situate nelle aree rurali.

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Prosegue quindi, anche in questo inizio di 2023, la tendenza alla tropicalizzazione di cui la Coldiretti aveva già parlato durante tutto il 2022 in riferimento al moltiplicarsi degli eventi estremi che avevano flagellato il comparto agricolo italiano. Nelle scorse settimane, infatti, trombe d’aria, grandine, bufere di vento, mareggiate e bombe d’acqua che hanno provocato frane, smottamenti ed esondazioni con piante sradicate, interi campi coltivati allagati tra frutteti, vigneti ed ortaggi e serre provocando danni stimabili in milioni di euro. La situazione più critica, in base a quanto riportato da Coldiretti, è stata segnalata in Campania dove sono finiti sott’acqua centinaia di ettari di coltivazioni ma anche allevamenti.

Il brusco abbassamento della temperatura con gelo notturno rischia peraltro di bruciare fiori e gemme di piante e alberi, con pesanti effetti sui prossimi raccolti dopo che il caldo anomalo registrato tra ottobre e dicembre 2022 lungo tutta la Penisola ha favorito il risveglio vegetativo anticipato di noccioli, pesche, ciliegie, albicocche, agrumi e mandorle.

C’è anche CAI-Agromec

Oltre alla Coldiretti, anche CAI-Agromec, tra le principali sigle italiane di contoterzisti, ha annunciato la disponibilità dei suoi associati per effettuare gli interventi per garantire la sicurezza delle strade contro neve e gelo. “Le aziende agromeccaniche, che in Italia sono oltre 18.000, l’80% delle quali è rappresentata dalla nostra associazione, anche quest’anno sono pronte a fare la loro parte per garantire la piena continuità del servizio di spalata neve e di spargimento di sale, ovunque saremo chiamati a intervenire”, ha commento il presidente di CAI-Agromec Gianni Dalla Bernardina. “Come CAI Agromec, in particolare – prosegue Dalla Bernardina – possiamo contare su una disponibilità di 30.000 mezzi completamente equipaggiati per svolgere questa importante funzione a beneficio di tutta la comunità.L’agromeccanico infatti, se oggi continua ad essere principalmente un fondamentale supporto per chi opera in agricoltura, svolge anche una serie di importanti attività connesse, con una disponibilità che tra l’altro, in questo caso, arriva a una copertura 24 ore su 24”.

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