MP Filtri svela il nuovo Centro R&D, cuore pulsante del ‘made in Italy’
Trasferire l’energia per via oleodinamica è una soluzione sempre più adottata dai costruttori di macchine industriali e agricole. Permette di movimentare in maniera diretta, affidabile e leggera anche sistemi complessi o basati su gruppi fra loro posizionati a distanze ragguardevoli. La maggior parte degli attori di settore testa le proprie macchine in termini di prestazioni finali, senza andare […]
Trasferire l’energia per via oleodinamica è una soluzione sempre più adottata dai costruttori di macchine industriali e agricole. Permette di movimentare in maniera diretta, affidabile e leggera anche sistemi complessi o basati su gruppi fra loro posizionati a distanze ragguardevoli. La maggior parte degli attori di settore testa le proprie macchine in termini di prestazioni finali, senza andare ad esaminare il comportamento di ciascun componente. Un processo attuabile solo mediante un ampio range di test che spaziano dalla fluidodinamica alla meccanica e dalla chimica all’ottica, ognuno dei quali impone apparecchiature e competenze umane estremamente specifiche.
Un investimento di circa 2,5 milioni di euro
Proprio sulla base di tale realtà è nato a Pessano con Bornago, vicino a Milano, il nuovo Centro Ricerche e Sviluppo di MP Filtri, un complesso esteso su mille e 200 metri quadrati la cui realizzazione ha imposto un investimento di circa due milioni e mezzo di euro, gran parte dei quali utilizzati per disporre di mezzi di analisi e valutazione esclusivi e unici.
Grazie a tali peculiarità il Centro si inserisce nel panorama internazionale di settore quale nuovo punto di riferimento oltre che per la ricerca applicata anche per la ricerca di base, con la prima che tende a migliorare costantemente i prodotti in essere a svilupparne di nuovi e la seconda che invece punta a trovare nuove soluzioni tecnologiche da applicare nel campo della filtrazione dei sistemi oleodinamici.
Cuore del complesso i sistemi di valutazione dei gruppi filtranti. MP Filtri ha attrezzato il Centro con banchi prova atti a validare le performance di filtrazione e le caratteristiche di funzionamento degli elementi filtranti e gruppi completi affiancando tali indagini con analisi teste a determinare e codificare le contaminazioni da particelle solide presenti negli olii in esame.
Un laboratorio unico al mondo
Le prove sono svolte in maniera costante per verificare sia l’efficienza dei filtri sia la loro resistenza alla pressione, sono effettuate in accordo con gli standard internazionali, richiedono l’uso di banchi prova atti a riprodurre le condizioni operative di pressione e portata di qualsiasi circuito oleodinamico e sono avanzate all’interno di camere a clima controllato e filtrato. A fianco di tali impianti si allineano poi microscopi elettronici a scansione in grado di conteggiare le particelle contaminanti anche se di dimensioni dell’ordine dei micrometri e gli impianti necessari per effettuare i test ‘Multipass’ in linea con la norma ISO 1688 che permette di valutare l’efficienza dei filtri conteggiando le particelle contaminanti presenti a monte e a valle degli elementi in prova.
Altri impianti valutano poi la caduta di pressione a cavallo del filtro in funzione della portata, parametro fondamentale per identificare il range di applicazione del filtro stesso. Anche in questo caso MP Filtri ha dovuto creare un sistema di banchi specifici in grado di operare sulla base di quanto richiesto dalle norme ISO 3968 e sempre ottemperando alle disposizioni ISO nel caso specifico le 2942 lavorano anche i sistemi atti a determinare il cosiddetto ‘punto di prima bolla’ che permette di verificare il punto di rottura del gruppo in funzione della pressione e della quantità di contaminante presente. Un test che fa coppia con la verifica della tenuta meccanica del componente per valutare la pressione di collasso, come voluto dalla norma ISO 2941.