Il Motor Valley Fest ospiterà sabato 3 luglio alle 10.30, nella suggestiva cornice del Castello Pallavicino di Varano Dè Malegari nel parmense, l’evento dal titolo “La tracciabilità dal campo allo spazio: dal menù degli astronauti ai cibi del futuro” che vedrà la partecipazione degli attori del settore agricolo e aerospaziale, impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie per migliorare l’approvvigionamento e l’alimentazione degli astronauti nelle missioni fuori dalla nostra atmosfera.

Sei mesi trascorsi nello spazio corrispondono all’incirca a dieci anni vissuti sulla Terra. Il corpo subisce un invecchiamento cellulare precoce che porta atrofia muscolare, indebolimento del tessuto osseo, effetti sulla circolazione del sangue e riduzione della massa dei globuli rossi. Per questo l’alimentazione, se è importante sulla Terra è uno dei tanti fattori chiave nello spazio. E Stefano Polato è uno degli chef che lavora alla definizione del menù, anche di quello che “verrà servito” agli astronauti coinvolti nella Expedition 68 quella guidata da Samantha Cristoforetti. Prima donna europea a capo della Stazione Spaziale Internazionale dopo due americane.

Agricoltura e spazio, l’evento alla Motor Valley Fest

Nuovi cibi dunque perfetti dal punto di vista tradizionale, poco spaziosi, ma comunque necessariamente gustosi e sani. Come quelli di cui ci parlerà Massimo Ambanelli di Hi-food l’azienda parmense specializzata nella ricerca di nuove molecole culinarie più sane, più sostenibili rispetto a quelle più consuete. Assieme a lui Chiara Dall’Asta dell’Università di Parma e il Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano a sottolineare come l’innovazione sia il migliore alleato della tradizione che cresce e si perfeziona in un continuo rinnovamento

La parte legata al cibo rappresenta la Food Valley, però siamo a Varano, nel cuore della Motor Valley e quindi oltre alle tecnologie legate alla tracciabilità (di cui ci parlerà il Politecnico di Milano) ci sono motori e quindi trattori che sono l’anello di congiunzione, chiave, tra spazio e tavola. Come ci spiega Antonio Salvaterra Argo Tractors è un player glocal che del 4.0 ha fatto un mantra ineludibile, triangola le informazioni che arrivano dai satelliti con quelle ricavate dal contatto diretto con la terra, con il campo, con le singole piantine che in un’ottica di agricoltura di precisione vanno tutte trattate in maniera diversa.

L’innovazione al di là del cielo

Metro per metro, pianta per pianta, cambia la necessità di acqua o di concime e i dati e le informazioni triangolate con i satelliti agli ERP locali o al cloud sono un asset ormai decisivo (e la presenza del cluster della meccatronica non può che sottolineare questo legame). Anche per il consumatore che vuole sapere e conoscere quello che mangia perché il sapere aumenta il sapore del cibo. Così si chiude il giro con la fusione tra Food – Motor – Aerospace Valley perché le tecnologie della Bercella, partner Dallara si sono dimostrate determinanti per la missione Vega VV16 quella che lo scorso anno ha permesso di lanciare in orbita 50 microsatelliti contemporaneamente.

Tra questi Simba, Picasso e Sat-1 progettati per monitorare i cambiamenti climatici o le isole di calore urbano, piuttosto che lo stato dello strato di ozono. Appare dunque evidente l’eccezionalità di una regione che in pochi chilometri racchiude eccellenze mondiali in ambiti apparentemente così lontani, ma in realtà così vicini.

Modera l’incontro Daniele Bettini – giornalista

Introduzione e saluti:
Alessio Grasso – Aerospace & Defence Business Unit Manager Dallara

Ospiti:
Stefano Polato – Lo chef degli astronauti
Luca Cotti – Presidente sez. Parma del Consorzio Parmigiano Reggiano
Chiara Corbo – Direttrice Osservatorio Smart AgriFood (Politecnico di Milano, Università degli studi di Brescia)
Chiara Dall’Asta – Università di Parma
Antonio Salvaterra – Marketing Director di Argo Tractors
Mariacristina Gherpelli – Presidente Cluster Mech
Massimo Ambanelli – CEO HiFood
Davide Solaroli – Commerciale settore Aerospace Bercella

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