MiPAAF, via libera al registro telematico dei cereali
Novità in arrivo per gli operatori che detengono o movimentano almeno 30 ton di prodotto all'anno. Il Decreto va a potenziare il monitoraggio delle operazioni di carico e scarico dei prodotti cerealicoli. Operazione fondamentale in un momento turbolento come quello attuale
Monitoraggio scrupoloso delle operazioni di carico e scarico dei cereali, attenta analisi degli stock cerealicoli nazionali, mitigazione degli effetti negativi dettati dall’impennata dei costi con la crisi ucraina in stallo. Sono questi i principali obiettivi del Decreto, firmato dal Ministro delle Politiche Agricole alimentari e forestali (MiPAAF) Stefano Patuanelli, che istituisce il registro telematico dei cereali, in attuazione della Legge di bilancio 2021. Una mossa che assume ancora più importanza in un periodo come quello attuale caratterizzato da possibili criticità negli approvvigionamenti e soprattutto dalla volatilità nei prezzi dei cereali che queste criticità provocano.
MiPAAF, le modalità di registrazione delle operazioni legate ai cereali
Per consentire un accurato monitoraggio delle produzioni cerealicole presenti sul territorio nazionale, il Decreto stabilisce le modalità operative per la rilevazione nel registro, istituito nell’ambito dei servizi del Sistema informativo agricolo nazionale (SIAN), dei flussi di carico e scarico inerenti ai quantitativi di cereali e di farine di cereali detenuti a qualsiasi titolo dagli operatori delle filiere agroalimentari. Le operazioni vanno registrate entro il terzo mese trimestre successivo alla data di carico o scarico, anche tramite registrazioni mensili complessive.
I destinatari delle norme sono le imprese agricole, cooperative, consorzi, imprese commerciali, imprese di importazione e, limitatamente alle operazioni di carico, le aziende della prima trasformazione, con alcune deroghe per la filiera sementiera e per il reimpiego aziendale. Le registrazioni devono essere effettuate dagli operatori che detengono, acquistano, macinano, vendono un quantitativo del singolo cereale o farina, superiore a 30 tonnellate annue in ambito nazionale, dell’Unione Europea o nei mercati internazionali.
E’ prevista una fase sperimentale fino al 31 dicembre 2023, nel corso della quale non si applicano le sanzioni previste. Questo periodo permetterà di verificare l’effettiva operatività dello strumento e apportare le eventuali integrazioni e modifiche con l’obiettivo di monitorare costantemente l’andamento delle disponibilità nazionali di cereali.